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La nuova Super Terra, il pianeta (forse) abitabile che dista 37 anni luce da noi | LA SCOPERTA

Si chiama Ross 508 b dal nome della sua stella madre

Un’altra scoperta sensazionale dell’agenzia spaziale americana NASA, esisterebbe una nuova Super Terra: il pianeta (forse) abitabile che dista a 37 anni luce da noi. Si chiama Ross 508 b dal nome della sua stella madre e ha una massa che è quattro volte più grande del nostro.

La nuova Super Terra, il pianeta (forse) abitabile a 37 anni luce da noi

Il nuovo pianeta è stato scoperto nella costellazione del Serpente e chiamato Ross 508 b che prende il nome dalla sua stella madre, ovvero nana rossa Ross 508. Potrebbe essere in grado di ospitare la vita.

L’individuazione

Secondo la Nasa, orbita intorno a Ross 508 a una distanza tale da offrire temperature favorevoli a consentire l’esistenza di acqua, il che fa pensare possa essere abitabile.

È stata individuata per la priva volta nel maggio 2022, Ross 508 b ha la massa quattro volte della Terra e si trova a “soli” 37 anni luce.

Cos’è Ross 508 b

Ross 508 b è una Super Terra definita così perché è un pianeta extrasolare di tipo roccioso con una massa compresa tra 1,9 e 10 masse terresti. Impiega 10,8 giorni per completare l’orbita intorno alla sua stessa madre, la Ross 508, che ha circa un quinto della massa del Sole.

Ross 508 fa parte delle stelle di tipo M, stelle rosse che rappresentano circa i tre quarti di tutte le stelle della galassia. Ross 508 b, nello specifico, è stato individuato attraverso “l’oscillazione” che l’esopianeta provoca nell’orbita della sua stella madre.

Le caratteristiche della nuova Super Terra

Tre le caratteristiche che rendono unica la nuova Super Terra c’è il fatto che percorre un’orbita che ha una distanza media dalla sua stella madre di appena un ventesimo la distanza tra Terra e Sole e che sarebbe talmente ellittica da portare il pianeta nella zona abitabile di Ross 508 ogni 11 giorni.

“Ross 508 b è il primo rilevamento riuscito di una Super Terra utilizzando solo la spettroscopia nel vicino infrarosso – ha precisato Hiroki Harakawa, ricercatore del Subaru Telescope e autore principale dello studio – . Prima di questo, nel rilevamento di pianeti di piccola massa come le Super-Terre, le sole osservazioni nel vicino infrarosso non erano sufficientemente accurate ed era necessaria la verifica mediante misurazioni della velocità della linea di vista ad alta precisione nella luce visibile”.

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