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Nuove Faq del Governo: domande e risposta su cosa si può fare e cosa no in zona gialla, rossa e arancione

Il governo ha pubblicato le nuove Faq aggiornate sulle regole in zona gialla, arancione e rossa. Domande e risposte aggiornate sulla base del decreto ‘riaperture’ in vigore dal 26 aprile al 31 luglio 2021. Novità dagli spostamenti fuori Comune o fuori Regione per andare nelle seconde case alle visite a casa di amici e parenti, passando per il green pass, senza dimenticare la riapertura di bar e ristoranti e la ripartenza delle attività culturali e sportive, sono tante le nuove regole da tenere a mente.

Regole  in zona gialla, arancione e rossa: le nuove Faq aggiornate, domande e risposte

Dal 26 aprile nella classificazione dei colori sono tornate la zona gialla e bianca (nessuna regione, al momento, rientra in quest’ultima). A partire da questa data il Governo ha dato l’ok a una serie di riaperture, che da qui al 1° luglio avverranno in modo graduale e per settori (ecco il calendario).

Puntuali come sempre sono arrivate le FAQ (Domande e risposte frequenti) del Governo che chiariscono gli eventuali dubbi e perplessità riguardanti il nuovo decreto. Ecco le regole in zona gialla, arancione e rossa.

Si può fare asporto dai bar e consumare fuori dopo le 18?

Sia in zona rossa che in zona arancione è vietato consumare cibi e bevande all’interno di ristoranti e bar e nelle loro adiacenze. Dalle 5 alle 18 è consentito l’asporto di cibi e bevande senza restrizioni, dopo le 18 non posso fare servizio d’asporto i bar senza cucina e le attività con codice ATECO 56.3. Non sono mai consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.

Posso consumare al bancone di un bar/locale in zona gialla?

No. In zona gialla nei ristoranti e nei bar è consentito solo il servizio al tavolo all’aperto, oltre ovviamente alla vendita d’asporto e consegna a domicilio. Dal 1° giugno le attività della ristorazione riapriranno anche le sale interne, ma con consumo al tavolo tra le 5 e le 18.

I centri commerciali sono chiusi o aperti?

Nel weekend e nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali e dei mercati sono chiusi anche in zona gialla. Restano aperti solo farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tintorie e lavanderie, generi alimentati, negozi di fiori e piante, tabacchi, edicole e librerie.

In zona gialla sono aperte le discoteche e le sale da ballo?

No, le attività che hanno luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati restano sospese anche in zona gialla.

Posso andare allo stadio?

Sì, ma solo dal 1° giugno in zona gialla. A partire da questa data il pubblico potrà assistere agli eventi e alle competizioni agonistiche riconosciute di interesse nazionale da CONI e CIP sia all’aperto (massimo 1.000 spettatori) che al chiuso (massimo 500 spettatori). I posti a sedere dovranno essere preassegnati e la capienza non potrà essere superiore al 25% di quella massima autorizzata.

Quando riprendono fiere, congressi e convegni?

Le fiere riaprono dal 15 giugno in zona gialla. Le linee guida di settore potranno prevedere che l’accesso sia riservato solo a chi è in possesso di certificazione verde Covid-19. Convegni e congressi riaprono il 1° luglio.

Posso uscire dalla regione?

Sì, è sempre consentito senza comprovati motivi tra zone gialle. Chi si trova in zona arancione può spostarsi con queste regole:

È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

In zona rossa gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati, salvo per specifiche esigenze o necessità che devono essere giustificate attraverso l’autodichiarazione. Dal 26 aprile al 31 luglio gli spostamenti in entrata e in uscita da zone arancioni o rosse senza comprovati motivi di lavoro, necessità, salute o rientro al proprio domicilio/residenza richiedono la certificazione verde Covid-19.

Si può andare nella seconda casa fuori regione o fuori comune?

Sì, è sempre consentito fare rientro presso la propria seconda casa, sia in zona gialla che rossa e arancione. Se lo spostamento avviene tra regioni di colore diverso bisogna dimostrare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021 (data di entrata in vigore del decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2).

Se il titolo è stato acquistato successivamente, sarà possibile raggiungere la seconda casa, su tutto il territorio nazionale, spostandosi dentro e verso una qualsiasi zona, se si è in possesso di una certificazione verde Covid-19. In ogni caso, l’immobile di destinazione deve essere disabitato e vi si possono spostare solo persone appartenenti allo stesso nucleo familiare convivente.

Posso far visita a parenti e amici?

In zona rossa non è consentito spostarsi per andare a far visita ad amici o parenti, neppure nello stesso Comune. In zona gialla si può andare a casa di parenti o amici dalle 5 alle 22 in un massimo di 4 persone in tutto il territorio nazionale. Chi si sposta può portare con sé i figli minorenni o persone disabili o non autosufficienti conviventi che sono quindi escluse dal conteggio delle 4 persone. Questa regola vale anche per la zona arancione, dove le visite a parenti o amici sono consentite sia all’interno dello stesso Comune che fuori, dalle 5 alle 22.

Serve l’autodichiarazione per spostarsi? 



In zona gialla no, mai. In zona arancione non serve per gli spostamenti all’interno del proprio Comune dalle 5 alle 22. Serve però quando si esce dal proprio Comune e nell’orario di coprifuoco, per dimostrare che si hanno motivi di lavoro, salute, necessità.

Chi si trova nella zona rossa deve sempre essere in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti. Sarà possibile attestare la legittimità dello spostamento anche mediante autodichiarazione, che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e alle polizie locali. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo, per esempio, adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.

Attività motoria e sportiva (piscine, palestre, danza…)

In zona rossa e arancione restano chiuse piscine e palestre, ma in zona arancione, a differenza della rossa, si può fare danza, yoga, pilates ecc all’aperto, anche nei centri sportivi e circoli all’aperto.

In zona gialla invece dal 26 aprile si può praticare qualsiasi sport di squadra e di contatto nei parchi pubblici e privati, nelle aree attrezzate all’aperto, negli spazi all’aperto di centri e circoli sportivi, pubblici e privati del proprio Comune o, nel rispetto delle disposizioni relative agli spostamenti, di un altro Comune. È però vietato l’uso degli spogliatoi.

Dal 1° giugno in zona gialla riaprono le palestre e i centri sportivi al chiuso, mentre il 15 maggio le piscine pubbliche e private all’aperto. Per il momento le attività di danza, yoga e pilates, come ogni altra attività motoria, in zona gialla possono essere svolte soltanto all’aperto, in parchi pubblici e privati, aree attrezzate, o negli spazi all’aperto di centri o circoli sportivi.

Si può correre o fare attività sportiva fuori Comune in zona rossa e arancione?

Sì, sia in zona rossa che in zona arancione si può correre o andare in bicicletta spostandosi in un altro Comune, dalle 5 alle 22, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.

Viaggi all’estero

Le FAQ del Governo su zone rosse e arancioni non affrontano la questione sui viaggi all’estero, le cui regole si possono trovare sul sito Viaggiaresicuri del Ministero degli Esteri. Prorogata fino al 30 aprile la stretta sui viaggi internazionali. Obbligatorio il tampone per chi rientra in Italia, e a quarantena in caso di viaggio extra Ue. I viaggi senza motivazioni specifiche sono consentiti in Europa, e dal 7 aprile all’elenco dei Paesi in cui gli italiani possono andare senza comprovata ragione di lavoro o necessità si aggiungono anche Austria, Israele, Regno Unito e Irlanda del Nord.

Posso andare in chiesa o nei luoghi di culto?

Anche nel nuovo decreto resta la possibilità di andare a messa o in altri luoghi di culto, consentendo “tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Infatti, l’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si possa esibire o rendere la autodichiarazione prevista per lo spostamento lavorativo o di necessità”.

Resta consentita anche la partecipazione delle persone alle funzioni religiose, a patto che vengano rispettati i protocolli di sicurezza. Le tumulazioni e le sepolture sono consentite rispettando la distanza interpersonale di un metro tra le persone che vi assistono ed evitando ogni forma di assembramento.


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Il sito del Ministero della Salute

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