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Nuovi incidenti sul lavoro, “è drammatica la catena di infortuni in cui hanno perso la vita troppi operai”

Oggi è stato un nuovo giorno drammatico a causa degli incidenti sul lavoro. Un giovane operaio di 22anni è morto in Sardegna nell’azienda di prefabbricati in cui lavorava. A Lecco un operaio di 50anni è invece stato investito da un furgone.
Dure le parole di Assotutela: “Continuano le morti sul lavoro e mancano le norme, una settimana tragica, è drammatica la catena di infortuni in cui hanno perso la vita troppi operai. Chi morto schiacciato, chi caduto da una impalcatura, chi infortunato per malfunzionamento di macchinari. La sequenza è impressionante”.

È quanto si apprende da una nota del presidente di AssoTutela Michel Maritato che continua: “Nel totale disorientamento dei servizi di Prevenzione delle Asl, private di risorse essenziali che potrebbero incentivare i controlli, va avanti una vuota retorica con cui ci si guarda bene dal mettere in luce una delle ragioni di tale strage annunciata: l’inerzia delle istituzioni. Ci riferiamo, in particolare, a quella che doveva essere la novità del decreto legislativo 81 del 2008 “Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”: la patente a punti per i datori di lavoro”.

In seconda battuta aggiunge: “L’articolo 27 comma 1 bis del provvedimento stabilisce questo nuovo sistema di qualificazione che ha l’obiettivo di ridurre il rischio di incidenti. Così come verificatosi per la patente di guida – che nei dieci anni di attuazione dell’attribuzione di un punteggio ha visto notevolmente ridotti gli incidenti stradali – si è pensato che simile provvedimento avrebbe costituito un incentivo per adeguare i sistemi di sicurezza e i controlli nelle imprese. A tutt’oggi però nulla di fatto. Manca il decreto attuativo per cui la norma resta soltanto una vaga promessa. È evidente che non si vuole insistere, in un settore in cui sembra stia bene a tutti mantenere lo status quo”.

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