Cronaca

Nuovo codice della strada, un ristoratore di Livorno: “I clienti hanno paura ma da me possono bere: li riporto a casa io, anche gratis”

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L'imprenditore livornese

Stefano Sinibaldi, un ristoratore di Livorno parla, durante una intervista al Corriere della Sera, di quanto sta avvenendo a causa del nuovo codice della strada: “I clienti hanno paura ma da me possono bere: li riporto a casa io, anche gratis”.

Nuovo codice della strada, ristoratore di Livorno: “Riporto a casa io”

«A poche settimane dall’entrata in vigore dell’inasprimento dei controlli, tra noi operatori del settore si parla di un calo del 50% nelle vendite. I clienti temono persino lo champagne nel risotto». Stefano Sinibaldi, 55 anni, è il proprietario del bistrot Mezzo km a Venturina Terme, in provincia di Livorno. Il nuovo codice della strada ha già avuto un impatto significativo, generando ansia non solo tra i cittadini, ma anche tra i ristoratori e i produttori di vino. Per questo motivo, Sinibaldi ha deciso di offrire un servizio di trasporto per i suoi clienti, permettendo loro di gustare la cena in tranquillità e di sorseggiare – sempre con moderazione – un buon bicchiere di vino. In un’intervista al Corriere della Sera, il ristoratore illustra il funzionamento del servizio.

L’idea

«Il nuovo codice della strada contribuirà a ridurre gli incidenti, e questo è un bene, ma ha reso meno piacevoli le cene al ristorante. Lo stiamo constatando in questi giorni», racconta il ristoratore durante l’intervista. «I nostri clienti si sentono costretti a rinunciare anche a un bicchiere di vino in più per timore di pesanti multe, con conseguente detrazione di punti e sospensione della patente. Credo che bere, senza esagerare ovviamente, arricchisca l’esperienza culinaria, rendendola ancora più speciale».

Da qui nasce l’idea di offrire un servizio di trasporto: «Al momento della prenotazione, i clienti possono richiedere un passaggio per il ritorno. Un nostro dipendente o un collaboratore li accompagnerà a casa al termine della serata. Potrei farlo anche io». Il servizio è completamente gratuito: «È il nostro modo di prenderci cura di chi sceglie di affidarsi a noi, anche solo per un pasto. I clienti sono la nostra forza. Garantire loro sicurezza è il minimo che possiamo fare».

Il calo del fatturato

Un aspetto che potrebbe non venire immediatamente in mente è la diminuzione dei guadagni per chi opera nel settore della ristorazione, a causa del nuovo codice della strada. Le persone, temendo le multe, tendono a evitare di consumare vino durante i pasti: «Ogni giorno vendo circa dieci bottiglie in meno. Per dare un’idea, si tratta di circa 250 euro in meno al giorno, solo per il vino. E poi c’è tutto il nostro assortimento di gin, in cui siamo specializzati: abbiamo 60 etichette e proponiamo anche abbinamenti con il cibo».

Sinibaldi evidenzia che il vino, se consumato con moderazione, è profondamente radicato nella nostra cultura: «Sto notando che molte persone si stanno limitando non per motivi di salute. Il vino è parte della nostra tradizione, rappresenta il nostro territorio e la nostra storia. Senza dimenticare l’importanza della convivialità, che è fondamentale per noi italiani. Non sono disposto a rinunciare a tutto questo, né a privare gli altri di questa esperienza».

“Venturina per i clienti”

Dopo il riscontro positivo dell’iniziativa tra i suoi clienti, Sinibaldi ha deciso di estendere l’invito ad altri locali affinché offrano lo stesso servizio. In questo modo, sarà possibile garantire un trasporto a tutti i concittadini: «Devo dire che i clienti apprezzano più l’attenzione ricevuta che il semplice passaggio. Si sentono coccolati e tornano. Sarebbe fantastico se iniziative come questa venissero proposte da più realtà. Sto lavorando affinché anche altri ristoratori si uniscano».

Aggiunge poi: «L’idea è di garantire, a chi lo richiede, un passaggio a casa in modo congiunto, così da ridurre i costi. Nella mia mente c’è l’idea che ognuno di noi contribuisca con una piccola quota: basterebbero 30 o 40 euro a testa. Si potrebbe assumere una persona dedicata alla guida e utilizzare un minivan per sette/otto passeggeri, che faccia il giro dei locali di Venturina e riporti a casa i clienti della zona». A tal proposito, ha già creato uno slogan: «“Venturina per i clienti”. Ne trarremmo tutti vantaggio».

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