Nuovo digitale terrestre 2024. L’Italia sta per introdurre il nuovo standard di trasmissione “Mux” in DVB-T2 a partire dal 28 agosto. Tuttavia, il Codacons avverte che molte famiglie dovranno affrontare nuove spese, poiché numerosi televisori non saranno compatibili con il nuovo segnale.
Nuovo digitale terrestre 2024, in arrivo il nuovo standard di trasmissione
La Rai inizierà i test il 27 e 28 maggio. Questo cambiamento mira a migliorare la ricezione dei canali e la qualità dell’immagine, liberando le frequenze a 700 MHz del DVB-T1 per il 5G. Lo switch-off potrebbe avere un impatto economico significativo sulle famiglie italiane.
DVB-T2: cos’è e perché è importante
Il DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – 2nd Generation Terrestrial) rappresenta un’evoluzione significativa rispetto al precedente standard DVB-T del digitale terrestre. Questo nuovo sistema offre una maggiore efficienza nella trasmissione del segnale, consentendo una qualità dell’immagine superiore e una migliore gestione delle frequenze. La transizione al DVB-T2 permetterà anche la trasmissione in modalità HDR e l’implementazione dei canali in 4K, migliorando l’esperienza visiva degli spettatori.
L’impatto sulle famiglie italiane
Secondo il Codacons, milioni di televisori presenti nelle case italiane potrebbero non essere compatibili con il nuovo standard. I dispositivi acquistati prima del 2017, infatti, non integrano un sintonizzatore compatibile con DVB-T2 e il codec HEVC h.265, necessario per ricevere il nuovo segnale. Le famiglie dovranno quindi verificare la compatibilità dei propri apparecchi e, in molti casi, considerare l’acquisto di nuovi televisori o decoder. Per testare la compatibilità del proprio dispositivo, è possibile sintonizzarsi sui canali 200 (Test Hevc Main10) o 558 (Rai Sport HD). Se questi canali risultano visibili, il televisore è pronto per il DVB-T2; in caso contrario, sarà necessario un aggiornamento tecnologico attraverso l’acquisto di un nuov tv oppure di un decoder.