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Covid, presentato il nuovo dpcm: cosa cambia dal 6 marzo al 6 aprile | Scuole, palestre, piscine, cinema, teatri, bar e ristoranti

Entra in vigore oggi, sabato 6 marzo, il nuovo dpcm del governo Draghi contente misure anti Covid che sarà in vigore fino al 6 aprile, comprendendo dunque anche il periodo di Pasqua Pasquetta. Ad illustrare tutte le nuove misure sono stati i ministri della Salute e agli Affari regionali, Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli. Per la prima volta, al contrario della “tradizione Conte”, non è stato quindi il presidente del Consiglio a tenere la conferenza stampa.



Per arrivare a un accordo Draghi ha convocato alcuni ministri – Speranza (Salute), Gelmini (Affari regionali), Daniele Franco (Economia), Patrizio Bianchi (Scuola), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico), Dario Franceschini (Cultura), Stefano Patuanelli (Politiche agricole), Elena Bonetti (Famiglia) -, i membri del Comitato tecnico scientifico e gli enti locali.

Il Dpcm “prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali che sono vigenti. Viene confermato il modello di divisioni del nostro Paese di aree che corrispondono a colori”, ha spiegato Speranza. “Noi riteniamo che differenziare i territori sia la strada giusta perché ci permette di dare la risposta più idonea ad ogni segmento” del Paese, spiega.

Confermata anche la chiusura delle scuole nelle zone rosse e in quelle ad alto tasso di contagi, come emerso dalla bozza del Dpcm. “La variante inglese ha una particolare capacità di penetrazione nelle fasce più giovani”, ha spiegato Speranza. “Questo ci ha portato a determinare che in area rossa le scuole di ogni ordine e grado saranno in Dad, così come nei territori dove il tasso di incidenza” del virus “è pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti”.

Covid, ecco il nuovo dpcm di Draghi in vigore dal 6 marzo al 6 aprile

L’allarme per la risalita dei contagi, anche per effetto delle varianti, è sempre più alto. Per questo motivo il governo ha deciso di adottare la linea del rigore. Dal 6 marzo al 6 aprile resterà ad ogni modo la divisione in zone e non ci saranno allentamenti.

In zona rossa saranno chiusi barbieri, parrucchieri e soprattutto tutte le scuole, anche asili, elementari e medie. L’impianto del Dpcm resta quello comunicato già venerdì alle Regioni. Confermata la chiusura serale per bar e ristoranti, stop agli spostamenti, con l’eccezione della riapertura di cinema e teatri dal 27 marzo.

Dpcm Draghi, si può far visita ad amici e parenti?

In zona gialla e in zona arancione resta consentito far visita ad amici parenti, non più di una volta al giorno e con l’obbligo di stare a casa dalle 22 alle 5 quando è in vigore il coprifuoco. Sono invece vietate le visite a persone esterne al proprio nucleo familiare in zona rossa.

Dpcm Draghi, quando riaprono bar e ristoranti

Secondo il nuovo dpcm in tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. Niente da fare per la riapertura serale di bar ristoranti. 

Dpcm Draghi, quando riaprono palestre e piscine

Non riapriranno palestre piscine, così come centri termali centri benessere. Invece l’attività sportiva di base e l’attività motoria “in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Sono altresì consentite le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche”.

Dpcm Draghi, quando riaprono, musei, cinema e teatri

Cinema e teatri possono riaprono dal 27 marzo, ma solo in zona gialla. Sarà obbligatorio mantenere il distanziamento sociale di almeno un metro, biglietti nominali, ingressi contingentati, mascherine Ffp2 sia per il pubblico sia per i lavoratori.

I musei apriranno dal 27 marzo anche nei week end, non solo dal lunedì al venerdì, “a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100.000 l’anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. A far data dal 27 marzo 2021, il sabato e i giorni festivi il servizio è assicurato a condizione che l’ingresso sia stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo”.

Dpcm Draghi, quando riprendono fiere e congressi

Resta ancora il divieto per congressi fiere. Chiuse anche le discoteche, anche in zona bianca, sia negli spazi aperti sia in quelli chiusi.

Dpcm Draghi, parrucchieri e barbieri chiusi in zona rossa

Una delle novità è rappresentata dal fatto che barbieri e parrucchieri saranno chiusi in zona rossa. Fino ad ora nella zona di rischio più alta erano chiusi solamente i centri estetici, mentre barbieri e parrucchieri potevano continuare a lavorare. Nel documento si legge: “sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24” in cui, a differenza del precedente provvedimento, non vengono menzionati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere.

Dpcm Draghi, quando e dove chiudono le scuole

Le scuole saranno chiuse in zona rossa ma non solo. La chiusura scatterà anche in zona gialla zona arancione nel caso di incidenza elevata dei contagi. Scuole chiuse nelle città con 250 casi ogni 100mila abitanti, per almeno una settimana. A decidere saranno sempre i governatori i quali stabiliranno l’eventuale ricorso alla didattica a distanza per tutti gli studenti, dalle elementari alle superiori.


Covid, il testo integrale del Dpcm di Draghi in vigore dal 6 marzo | IL PDF DA SCARICARE



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