Nuovo dpcm: ricordate lo scorso Natale? Pasqua 2021 sarà più o meno così, all’insegna dei divieti e delle restrizioni contro il contagio da coronavirus. Sembrava probabile, ora lo è molto di più. L’ultima parola spetterà alla curva epidemiologica: se in queste settimane inizierà a calare in modo consistente, il governo potrebbe invertire la rotta e riaprire, magari parzialmente, per Pasqua e Pasquetta. Salvando le gite fuori porta, gli incontri in famiglia e dando un po’ di respiro ad attività commerciali e produttive che più hanno sofferto in questi mesi.

Dpcm, Pasqua 2021 a casa

Ma l’obiettivo, almeno seguendo l’aumento dei dati registrati in questi giorni, soprattutto in alcune regioni, sembra al momento difficile. Molto dipenderà anche dalla campagna di vaccinazione che proprio a marzo dovrebbe avere una accelerata (si spera).

C’è anche un’altra chance: le misure rigorose previste con il nuovo dpcm, quello che entrerà in vigore dal 6 marzo, potrebbero dare risultati veloci e ridurre la diffusione del coronavirus, a prescindere dalle varianti. Si vedrà.

Restano le zone colorate

La linea del nuovo dpcm è chiara: resta la divisione in zone colorate, con micro zone rosse (o anche arancione scuro), e una decisa limitazione della circolazione.

Le nuove regole del dpcm non saranno imposte a sorpresa, ma annunciate con largo anticipo, forse già lunedì prossimo. Il che consentirà almeno ai cittadini («che non sono sudditi», ha detto Draghi), di avere il tempo necessario per organizzarsi.

Il nuovo dpcm sarà in vigore fino al 6 aprile. Sarà condiviso con Regione e Parlamento, una novità rispetto ai precedenti. Come saprete resterà il coprifuoco, l’obbligo di mascherine all’aperto e al chiuso, il distanziamento sociale, il divieto di spostamento tra regioni anche in fascia gialla. Divieti con i quali abbiamo imparato a convivere.

Ministri economici nella Cabina di Regia

Il governo ha accolto la proposta delle Regioni di inserire nella Cabina di Regia, insieme al ministro della Salute e a quello degli Affari Regionali, anche i ministri economici. Una scelta che servirà a valutare l’impatto sanitario della misure anti coronavirus, ma anche l’incidenza sulle attività economiche.

La Cabina di Regia sarà dunque composta dal premier, dal sotto segretario alla presidenza, Roberto Garofoli, e dai ministri Gelmini, Speranza, Giorgetti, Patuanelli, Bonetti e Franceschini,

Rivalutati i parametri per decidere le zone

Come detto nel nuovo dpcm resteranno le fasce colorate, le zone rosse, arancione, gialle e bianche. Ma saranno rivalutati i parametri e la raccolta dati. Sarà anche ridotto il numero dei componenti del Cts, per renderlo più agile nelle scelte. Il Comitato tecnico scientifico parlerà anche con una sola voce, per evitare la tempesta di dichiarazioni, spesso contraddittorie, che in questi mesi ha spesso contribuito a creare confusione tra i cittadini.

Non arriverà l’apertura serale dei ristoranti in fascia gialla, auspicata da parte del governo (e soprattutto dai ristoratori): le condizioni epidemiologiche sono ancora preoccupanti e il rischio viene ritenuto dal Cts ancora troppo alto. Stesso discorso per palestre e piscine, cinema e teatri. Ancora da verificare la possibile riapertura di musei e parchi archeologici nei fine settimana.