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Nuovo Dpcm, zone rosse, gialle e arancioni: ecco quali sono i criteri con cui sono state decise le classificazioni

Il nuovo Dpcm per arginare i contagi da coronavirus in Italia entrerà in vigore domani 6 novembre, e sarà valido fino al 3 dicembre. Tra le novità introdotte c’è la divisione dell’Italia in tre zone: rosse, arancioni e gialle. Per ognuna saranno attuate diverse misure restrittive. Vediamo insieme quali sono i criteri con cui sono state classificate le Regione.

Nuovo Dpcm, perché zone rosse, gialle e arancioni? Ecco i criteri

Il monitoraggio:

Il monitoraggio comprenderà i seguenti indicatori:


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I criteri

I criteri da valutare per la fase di transizione nella gestione COVID-19 in Italia sono i seguenti:


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Una volta accertata la qualità del dato si procederà ad una valutazione del rischio, definito come la
combinazione della probabilità e dell’impatto di una minaccia sanitaria. È possibile analizzare
separatamente queste due condizioni per poi valutare il rischio complessivamente. In questo contesto
specifico, la minaccia sanitaria è costituita dalla trasmissione non controllata e non gestibile di
SARS-CoV-2, e si valuterà quindi il rischio legato alla probabilità di infezione/trasmissione in Italia
e all’impatto, ovvero la gravità della patologia con particolare attenzione a quella osservata in
soggetti con età superiore a 50 anni.

La Figura 1 riporta l’algoritmo di valutazione relativo alla probabilità, mentre la Figura 2 riporta
quello relativo all’impatto con indicati gli indicatori di riferimento. Il risultato di entrambe queste
valutazioni viene rapportato alla matrice di stima del rischio riportata in Tabella 4, restituendo una
valutazione del rischio complessivo.


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Qualora gli indicatori non opzionali di processo sulla capacità di accertamento diagnostico, indagine
e di gestione (Tabella 2) dei contatti non siano valutabili o diano molteplici segnali di allerta, il
rischio così calcolato dovrà essere rivalutato al livello di rischio immediatamente superiore.
Una classificazione di rischio moderato/alto/molto alto porterà ad una rivalutazione e validazione
congiunta con la Regione/RA. interessata che porterà a integrare le informazioni da considerare con
eventuali ulteriori valutazioni svolte dalla stessa sulla base di indicatori di processo e risultato
calcolati per i propri servizi.

Qualora si confermi un rischio alto/molto alto, ovvero un rischio
moderato ma non gestibile con le misure di contenimento in atto, si procederà ad una rivalutazione
delle stesse di concerto con la Regione/RA.


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La classificazione

Una classificazione aggiornata del rischio per ciascuna Regione/RA. deve avvenire almeno
settimanalmente. Il Ministero della Salute, tramite apposita cabina di regia, che coinvolgerà le
Regioni/PP.AA. e l’Istituto Superiore di Sanità, raccoglie le informazioni necessarie per la
classificazione del rischio e realizza una classificazione settimanale del livello di rischio di una
trasmissione non controllata e non gestibile di SARS-CoV-2 nelle Regioni/PP.AA.

Risorse umane

La ricerca e la gestione dei contatti, per essere efficace, deve prevedere un numero di risorse umane adeguato che comprende operatori sanitari, personale amministrativo, e dov’è possibile, altro personale nell’ambito dei Servizi veterinari da coinvolgere a seconda delle esigenze locali.

Secondo i dati dell’ECDC, per garantire questa attività, dovrebbero essere messe a disposizione nelle diverse articolazioni locali non meno di 1 persona ogni 10.000 abitanti includendo le attività di indagine epidemiologica, il tracciamento dei contatti, il monitoraggio dei quarantenati, l’esecuzione dei tamponi, preferibilmente da eseguirsi in strutture centralizzate {drive in o simili), il raccordo con l’assistenza primaria, il tempestivo inserimento dei
dati nei diversi sistemi informativi.

Formazione del personale e vaccini: attività necessaria

È necessario provvedere alla formazione del personale e garantire, da parte dei Dipartimenti di Prevenzione e dei Distretti Sanitari, il mantenimento dei livelli di erogazione dei rimanenti ordinari servizi (ad es. screening, vaccinazioni).


Tutte le notizie sul coronavirus

Il sito del Ministero della Salute

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