È in arrivo il nuovo dpcm con un’Italia che diventerà in gran parte arancione. Dunque chiuderanno nuovamente bar, ristoranti, negozi e tornerà in vigore il divieto di uscire dal proprio Comune di residenza. Il nuovo decreto entrerà in vigore da sabato 16 gennaio e resterà in vigore probabilmente fino a fine febbraio e ribadirà il divieto di spostarsi da una regione all’altra e infine sarà vietato ai bar di vendere bevande e cibo dopo le 18 quando scatta la chiusura dei locali e quella dei ristoranti.
Nuovo dpcm, quasi tutta Italia in zona arancione
Come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino, molte regioni rischiano il passaggio dalla zona gialla a quella arancione: Lazio, Friuli, Liguria, Piemonte, Umbria, Puglia e le province autonome di Trento e Bolzano. Queste Regioni andrebbero ad aggiungersi a Calabria, Sicilia, Lombardia,Veneto ed Emilia Romagna arancioni da ieri, lunedì 11 gennaio. Al ministero della Salute non escludono che alcune aree del Paese possano diventare direttamente rosse.
Inoltre è stato confermato l’inasprimento dell’indice di contagiosità (Rt) che porterà una regione in zona rossa se toccherà l’1,25 (prima era 1.5) mentre con 1.0 (prima era 1.25) passa in zona arancione. Sfuma invece l’ipotesi di far scattare il giro di vite quando si superano i 250 contagiati ogni 100mila abitanti.
No alla zona arancione per tutti nei weekend
Non verrà confermata la misura della zona arancione nazionale nei weekend quando però dovranno chiudere i centri commerciali quasi in tutta Italia.
La zona bianca
Infine si continua a parlare della zona bianca per le regioni più virtuose dove riaprirebbero cinema, teatri e palestre. In queste regioni non ci sarebbe il coprifuoco né un orario di chiusura per i locali ma questa misura difficilmente sarà adottabile nei prossimi due-tre mesi.