Giuseppe Conte ritorna a parlare di lockdown. Il presidente del consiglio ha dato una scadenza: se entro una settimana i contagi da coronavirus non scenderanno, il premier potrebbe essere costretto ad emanare un nuovo Dpcm che impone il coprifuoco in tutta Italia.
Per il momento si sta monitorando la curva epidemiologica e il numero di terapie intensive. Si spera di vedere dei miglioramenti dopo l‘ultimo Dpcm emesso. Purtroppo i numeri del bollettino della Protezione Civile mostrano una situazione di peggioramento: 22mila casi e 221 morti nei primi giorni della settimana.
Intanto le piazze vengono invase da manifestanti e messe a ferro e fuoco per le proteste.
Nuovo lockdown: quali saranno i provvedimenti del Dpcm?
Coprifuoco
Se tra 7 giorni non si sarà invertito l’andamento della curva, scatterà il coprifuoco in tutta Italia alle ore 21. Una misura estrema, che il premier Conte aveva inizialmente respinto. Limitando gli spostamenti si spera di di frenare l’epidemia di coronavirus, così da non arrivare a quella soglia massima di terapie intensive.
Spostamenti tra regioni
A causa dei diversi provvedimenti presi nelle varie regioni, c’è il rischio che i cittadini si spostino da una ragione all’altra più spesso, andando verso una regione con meno restrizioni. Per questo tutti i governatori potrebbero concordare limitazioni agli spostamenti.
Ovviamente si tratta di uno scenario ipotetico: il governo ha sempre detto di non voler attuare un nuovo lockdown. E che verrebbe presentato come una disposizione temporanea per “salvare il Natale”, ottenendo probabilmente l’effetto di far precipitare stavolta il consenso nei confronti di un esecutivo a cui gli italiani sono stati vicini all’epoca del primo, ma al quale non perdonerebbero il bis.
