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Nuovo stadio Milano, accordo e progetto a San Donato (e proposte d’intitolazione)

Il tempo passa ma del nuovo stadio di Milano neanche l’ombra. Eppure se ne parla da anni, almeno da quando si è capito che la realizzazione di un impianto moderno e di proprietà può davvero fare la differenza per vincere le partite – ed aumentare gli introiti. Un ottimo esempio è l’Allianz Stadium della Juventus, inaugurato nel 2011 alla prima stagione in panchina di Antonio Conte.

Purtroppo però, Inter e Milan devono ancora aspettare. Qualcosa continua a non quadrare: la burocrazia. Tra il comune, i limiti amministrativi e i permessi di costruzione, tutto è ancora fermo ai blocchi di partenza. O forse no, perché nelle ultime ore in realtà un piccolo step è stato fatto, in particolare da parte della società rossonera.

Milan, idea nuovo stadio: la preferenza è il progetto di San Donato

In questi ultimi giorni il Milan avrebbe ragionato, deciso ed espresso una sua prima preferenza circa il quartiere in cui realizzare il nuovo stadio. Perché se c’è una cosa chiara è che l’impianto verrà appunto realizzato da nuovo, in sostituzione proprio dell’attuale San Siro – che invece rimarrà tristemente un oggetto da museo nel deserto abbandonato.

Sembra dunque che il Diavolo stia spingendo per costruire presso il quartiere San Donato Milanese, in zona San Francesco. Il club rossonero ha infatti firmato un’intesa con la società Sport Life City, proprietaria dell’area di La Maura, per avviare i primi iter burocratici. Tuttavia, è bene ricordare che quest’accordo non è vincolante e che il Milan non ha ancora deciso. E inoltre, c’è ancora da capire le intenzioni dell’altra parte, ovvero l’Inter.

In ogni caso, ciò che emerge appunto è che l’area San Donato sia la preferenza per il Milan, rispetto ad esempio a Sesto San Giovanni e allo stesso San Siro.

Ma non è tutto. Secondo le indiscrezioni, esisterebbe già una prima bozza del progetto: la capienza del nuovo stadio sarebbe di circa 60 mila posti, e l’area occupata sarebbe di circa 180 mila metri quadri – comprendendo anche un museo e una serie di attività accessorie, ma nessun centro sportivo per allenarsi.

Rimangono ancora quindi molti dubbi, ma forse qualcosa si muove. Ora resta da capire la fattibilità del tutto e, in particolare, l’opinione del club nerazzurro a riguardo.

Di sicuro quindi, la prossima stagione il Milan giocherà ancora nell’attuale San Siro, dove nel corso della passata stagione – come si evince da https://topscommesse.com/ – ha ottenuto i migliori risultati.

Nuovo stadio: parola agli interessati

Alla luce della concreta possibilità di costruire un nuovo Meazza non più nella zona di San Siro ma nel quartiere di San Donato, si è brevemente espresso il sindaco di Milano Giuseppe Sala: “Sarebbe un vero peccato perdere lo stadio da Milano. Le squadre conoscono la situazione, questo è un discorso che riguarda solo noi e nessun altro”.

Riguardo all’andamento dei lavori ha parlato anche Francesco Squeri, sindaco di San Donato Milanese: “Il Milan non ha ancora deciso nulla, il progetto non è stato presentato. Siamo solo in una fase preliminare. Al momento non è possibile dire con certezza che lo stadio verrà realizzato a San Donato. Potremo fare tutte le valutazioni necessarie circa la fattibilità del progetto quando avremo dei dati più certi e concreti; a quel punto contatteremo tutte le autorità del caso. La sensazione comunque è che questa zona piaccia molto al Milan, ma vedremo”.

A margine della situazione, anche se ancora del tutto in anticipo, è sorto anche l’interrogativo sull’eventuale nuovo nome. Qualcuno vorrebbe conservare “Meazza”, altri invece, vista la recente scomparsa dell’ex presidente rossonero Silvio Berlusconi, vorrebbero proprio utilizzare il suo nome.

Fra questi c’è ad esempio Filippo Galli, ex difensore del Diavolo: “Se l’idea partisse da un’iniziativa popolare, potrebbe esser percorribile. Io sarei di certo favorevole. Berlusconi ha fatto tanto per questo club. È stato un precursore ed un visionario; anche la sua positiva esperienza al Monza dimostra le sue abilità di imprenditore, cosa tutt’altro che scontata per chi possiede molto denaro. Io personalmente di lui ho solo tanti bei ricordi”.

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