Cronaca

Obbligo di indicare l’origine geografica su tutti gli alimenti destinati ai bambini

Obbligo di indicare l’origine geografica su tutti gli alimenti destinati ai bambini
Obbligo di indicare l’origine geografica su tutti gli alimenti destinati ai bambini
Obbligo di indicare l’origine geografica su tutti gli alimenti destinati ai bambini

Ci sono anche i pediatri, al fianco degli agricoltori, per sostenere la proposta di legge europea di iniziativa popolare, che mira a estendere a tutti i prodotti alimentari commercializzati nell’Unione Europea l’obbligo di riportare in etichetta l’origine geografica.

Obbligo di indicare l’origine geografica su tutti gli alimenti destinati ai bambini

Anche i pediatri si schierano al fianco degli agricoltori per sostenere una proposta di legge europea di iniziativa popolare, che intende estendere l’obbligo di indicare l’origine geografica in etichetta a tutti i prodotti alimentari venduti nell’Unione Europea. Questa mattina, durante una conferenza stampa a Palazzo Rospigliosi, sede storica della Coldiretti a Roma, la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) ha ufficialmente aderito alla proposta di legge. La Coldiretti, la principale organizzazione degli imprenditori agricoli italiani, ha lanciato questa iniziativa legislativa e la campagna di mobilitazione per raccogliere un ampio sostegno, con l’obiettivo di ottenere un milione di firme a favore della proposta.

“L’alimentazione dei bambini nei primi mille giorni pesa sulla salute della vita intera – ha dichiarato Antonio D’Avino, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) –. Per questo abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa legislativa di Coldiretti: non solo aderendo come Federazione, ma anche raccogliendo firme negli ambulatori di tantissimi pediatri di famiglia italiani”. “Per il cibo destinato ai bambini da 0 a 3 anni, origine italiana significa non solo più qualità, ma anche più sicurezza – ha dichiarato Ettore Prandini, Presidente Coldiretti –. Un concetto sottolineato oggi dai pediatri italiani della FIMP. La loro adesione alla proposta di legge europea promossa da Coldiretti contribuisce a definirne i contorni e la portata, chiarendo che il diritto dei consumatori di conoscere le materie prime che mettono nel piatto non protegge soltanto l’avvenire dei nostri agricoltori, ma anche la salute dei nostri figli”.

Ma come tutte le caratteristiche legate alla qualità, anche la sicurezza è tutt’altro che gratuita, e richiede impegno, e in definitiva un’assunzione di responsabilità nei confronti dei consumatori, che solo un’alleanza fra tutti i player di sistema può rendere sostenibile: “Insieme ai nostri operatori – ha sottolineato Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato di Filiera Italia – crediamo fortemente nella sinergia fra Filiera Italia, Coldiretti e i pediatri italiani, resa possibile anche da partner come Plasmon, che da anni ha puntato sulla filiera italiana per promuovere un’alimentazione sana sin dalla prima infanzia”.

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