Oggi è 29 febbraio, una data particolare perché presente nel calendario sono negli anni bisestili, ovvero ogni quattro anni. Febbraio, infatti, solitamente ha ventotto giorni ma quest’anno ne conta uno in più. Scopriamo perché accade e cosa succede a chi è nato in questo giorno.
Oggi è 29 febbraio: perché succede ogni quattro anni
Nel calendario gregoriano, questa data cade negli anni divisibili per quattro (per esempio, il 1992, il 1996, il 2004, il 2008), ma non in quelli divisibili per cento (l’anno 1700, il 1800, il 1900), a meno che questi non siano divisibili anche per 400 (sono dunque stati bisestili gli anni 1600 e 2000, e sarà bisestile, in futuro, anche il 2400). Nel precedente calendario giuliano la regola era più semplice: avevano il 29 febbraio tutti, senza eccezione, gli anni divisibili per quattro.
Come s’è detto, un anno in cui il mese di febbraio conta 29 (e non 28) giorni è detto bisestile. Il nome deriva dal latino bis sextus, “due volte sesto”, riferito al giorno aggiunto (non all’anno). D’altra parte, nell’antico calendario romano il giorno intercalato ogni quattr’anni era quello che seguiva il 24 febbraio. Era questo, per i romani, il bis sextus dies: “il sesto (sextus) giorno (dies) (prima delle calende di marzo), ripetuto” (bis, “due volte”). I romani, comprendendo la necessità di un giorno intercalare, scelsero il 24 di febbraio perché questo era, per loro, l’ultimo giorno dell’anno. I giorni della settimana di un anno bisestile si ripetono ciclicamente ogni quattrocent’anni.
Cosa succede a chi è nato il 29 febbraio?
Negli anni in cui il 29 febbraio non compare sul calendario, i nati il 29 febbraio possono scegliere liberamente se festeggiare il compleanno il 28 febbraio o l’1 marzo, ma ciò che più conta è capire come comportarsi con le questioni burocratiche e con la scadenza dei documenti.