La figlia dell’uomo ucciso nell’Astigiano nel tardo pomeriggio di venerdì 1 marzo è in stato di fermo, con l’accusa di avere ucciso a coltellate il proprio padre, Akhyad Sulaev, 50 anni. Dopo un interrogatorio durato tutta la notte la figlia ha confessato.
Omicidio ad Asti, arrestata la figlia dell’uomo ucciso
La giovane, 18 anni, secondo quando rendono noto i carabinieri della compagnia di Canelli, coordinati dalla Procura di Alessandria, è stata fermata dopo le indagini della notte. L’episodio, per quanto accertato finora, sarebbe avvenuto al culmine di un acceso litigio nell’abitazione familiare. La 18enne, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stata accompagnata in una struttura protetta, dove rimarrà in attesa dell’udienza di convalida.
La confessione della figlia: “stanca delle violenze”
Al culmine di un lungo interrogatorio la figlia ha confessato l’omicidio del padre. “Ho ucciso mio padre. Tutti in casa subivamo le sue violenze, soprattutto mia mamma” ha detto la giovane che stanca delle violenze si è fatta giustizia da sola.
La ragazza, Makka, ha accoltellato e ucciso il papà, Akhyad Sulaev colpendolo all’addome. L’omicidio sarebbe avvenuto al culmine dell’ennesima lite poiché sia la giovane che la madre erano continuamente controllate dall’uomo.
Il commento del Sindaco
“Sono dei lavoratori. Lui lavapiatti, la ragazza cameriera. Anche la mamma lavora in un locale. Siamo pronti ad aiutare la famiglia soprattutto con i fratelli più piccoli”, ha detto il Sindaco Simone Nosenzo.