“Ho fatto una cosa mostruosa”, è la prima dichiarazione di Davide Fontana, accusato dell’omicidio dell’ex Carol Maltesi, durante il processo che lo vede unico imputatoavvenuto oggi 28 novembre. “È giusto che io paghi, provo pentimento e vergogna”.
Omicidio Carol Maltesi, la dichiarazione nel processo di Fontana
“So di aver fatto una cosa mostruosa e orribile. Non mi spiego ancora adesso come ho potuto fare una cosa del genere. Provo pentimento e vergogna ogni singolo giorno che passa”. Questa la prima dichiarazione di Davide Fontana avvenuta oggi 28 novembre durante il processo che lo vede imputato per aver ucciso e fatto a pezzi la sua ex fidanzata. “È giusto che io paghi e dal carcere voglio fare tutto il possibile per espiare. Spero un giorno che tutti possiate perdonarmi”.
Rischia la pena più severa, l’ergastolo
Ora il bancario di Rescaldina di 43 anni rischia la pena più severa, ovvero l’ergastolo. Poiché l’indagato è accusato oltre che si omicidio anche di aver seviziato e occultato il corpo della vittima: prima tentando di farlo a pezzi e conservandolo in un freezer acquistato appositamente in rete, e poi, dopo due mesi, tentando di bruciarlo (per abbandonarlo infine in 15 diversi sacchi dell’immondizia).
L’omicidio è avvenuto per gelosia: la donna aveva manifestato il desiderio di andare a vivere a Verona, accanto al figlio. Una cosa inaccettabile per l’allora fidanzato. “Diceva che voleva dedicarsi al figlio. Diceva che voleva lasciarsi la vita precedente alle spalle. Ero in smart working. Abbiamo girato due video con il mio telefonino. Ho ripreso e iniziato a colpirla con il martello, fino alla morte. Sono stato mezz’ora a guardarla, e poi sono tornato a casa”.