Cronaca

Omicidio a Roma, uccide la moglie con una pistola: “Le ho sparato il secondo colpo per non farla soffrire”

Si è giustificato dichiarando: "Il primo colpo è partito per sbaglio, il secondo l'ho sparato per non farla soffrire"

Ancora un omicidio a Roma, uccide la moglie Caterina con una pistola poi si consegna spontaneamente alle forze dell’ordine. Si è giustificato dichiarando “Il primo colpo è partito per sbaglio, il secondo l’ho sparato per non farla soffrire”.

Omicidio a Roma, uccide la moglie Caterina con una pistola

Pietro Bergantino, il killer 76enne, dormiva con una pistola sotto il cuscino al momento del dramma in consumatosi in via Mascagni. Dopo il tragico omicidio si è poi consegnato alle forze dell’ordine ed ha raccontato la dinamica di quanto accaduto: “Le ho sparato per sbaglio, secondo colpo per non farla soffrire”.

Il fermo

L’uomo è stato dichiarato in stato di fermo, poi convalidato al momento della macabra scoperta. Nonostante quanto dichiarato dal killer, gli inquirenti vogliono vederci chiaro. Ci sono molti dubbi sulla vicenda.

I colpi esplosi

Sono due i colpi esplosi, come precedentemente detto, diretti alla moglie da una pistola regolarmente detenuta e che in quel momento di trovava sotto al cuscino ( secondo quanto dichiarato dal 72enne). Oggi l’arma del delitto si trova all’interno dell’automobile.

Chi è il killer

Il marito della vittima, un 72enne, ex assicuratore era solito da mesi dormire con una pistola sotto al cuscino a seguito di furti subiti. Ma ci sono da chiarire ancora dei particolari oscuri sulla vicenda che vanno chiariti e su cui indagano le forze dell’ordine.

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