Cronaca

Federico Gaibotti, morto suicida in carcere: venerdì scorso aveva ucciso il padre a coltellate

Federico Gaibotti, recluso per aver ucciso a coltellate il padre Umberto nel giardino della loro abitazione a Cavernago venerdì scorso, si è suicidato nel carcere di via Gleno a Bergamo. Il 30enne, con problemi di tossicodipendenza, si è tolto la vita con una maglietta. Il suo corpo senza vita è stato trovato dal compagno di cella.

Si è suicidato in carcere Federico Gaibotti: venerdì aveva ucciso il padre Umberto a coltellate

Il delitto si è consumato venerdì 4 agosto a Cavernago, in provincia di Bergamo. Federico Gaibotti, 30 anni, al culmine di una lite ha ucciso a coltellate il padre 64enne Umberto. Nonostante il rapido intervento dei soccorritori per l’uomo non c’è stato niente da fare.

Federico Gaibotti poche ore dopo l’omicidio è stato tratto in arresto e condotto nel carcere di via Gleno a Bergamo. Dopo neanche una settimana dal delitto, nella giornata di ieri, 10 agosto, il 30enne che da tempo aveva problemi di tossicodipendenza, si è tolto la vita con una maglietta che ha arrotolato intorno al collo. A trovare il cadavere il suo compagno di cella, che era andato a cercarlo poiché non lo vedeva tornare dal bagno. Il funerale del padre Umberto sarà celebrato venerdì alle 16 nella chiesa di Cavernago.

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