Inizia venerdì, 8 marzo, il processo di appello bis per per Lee Elder Finnegan e Gabriele Natale Hjorth, i due cittadini americani accusati dell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, avvenuto a Roma nel luglio del 2019. Per i due la Cassazione aveva disposto un nuovo processo di secondo grado.
Omicidio Cerciello Rega, parte il processo di appello bis per gli americani
In particolare i Supremi giudici hanno annullato per Elder la condanna a 24 anni con rinvio sulle circostanze aggravanti e sulla sussistenza del reato di resistenza a pubblico ufficiale. Per Hjorth, condannato a 22 anni, l’annullamento con rinvio riguarda l’accusa di concorso in omicidio. Il processo si svolgerà davanti alla corte d’Assise d’Appello.
“Nel nuovo processo i giudici dovranno rileggere i fatti sulla base delle indicazioni della Cassazione. Auspichiamo, quindi, che si possa arrivare finalmente ad una sentenza che fotografi correttamente quanto accaduto – dichiarano gli avvocati della difesa Elder, Renato Borzone e Roberto Capra -. La Suprema Corte è stata molto chiara e ha stabilito che la notte del 26 luglio 2019 i due ragazzi americani non hanno potuto comprendere di avere davanti due appartenenti alle forze dell’ordine e che i carabinieri Cerciello Rega e Andrea Varriale, in borghese, non hanno estratto e mostrato i loro tesserini di riconoscimento. Si tratta di un passaggio che sposta, in direzione della verità, la lettura del fatto nel suo complesso“.