Emergono nuovi dettagli sull’omicidio del 20enne Emanuele Durante avvenuto nel centro città, non lontano dal Museo Nazionale: in auto con la vittima, al momento della tragedia, c’era una ragazza. Inoltre era estraneo agli ambienti della camorra.
Omicidio Emanuele Durante, in auto con lui c’era una ragazza
Emanuele Durante, il giovane ucciso ieri pomeriggio intorno alle 18:00 con un colpo di pistola in via Santa Teresa degli Scalzi, sarebbe estraneo agli ambienti della camorra. A quanto risulta, il ragazzo era alla guida di un’auto e non in scooter, come inizialmente si era ipotizzato, quando è stato colpito da un proiettile. La pallottola lo ha ferito alla spalla sinistra, probabilmente raggiungendo il cuore. I tentativi di soccorso presso l’ospedale Vecchio Pellegrini si sono rivelati vani.
Al momento dell’agguato, Emanuele si trovava in auto con una ragazza. Già conosciuto dalle forze dell’ordine, Emanuele viveva nel Centro Storico, non lontano dal luogo in cui nel 2004 la quattordicenne Annalisa Durante fu tragicamente uccisa, vittima innocente dei gruppi armati di Forcella. Annalisa era la nipote del nonno di Emanuele. Anche per gli investigatori, Emanuele non sembrava avere alcun legame con la camorra, che si contende il controllo dei traffici nel Centro Storico. Pertanto, il suo omicidio potrebbe essere stato causato da uno “sgarro” o da un litigio tra gruppi di giovani, un fenomeno purtroppo frequente a Napoli.