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Omicidio Giulia Cecchettin, Filippo Turetta a processo: oggi l’udienza, l’ex fidanzato non sarà presente in aula

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Giulia Cecchettin, Filippo Turetta e il giorno del delitto

Filippo Turetta, a processo per l’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, non sarà presente in aula nella prima udienza che si terrà oggi lunedì 23 settembre. Il giovane è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, stalking e occultamento di cadavere. Nella lista dei testimoni c’è un solo nome per la difesa, una trentina invece quelli che saranno chiamati dalla pubblica accusa.

Omicidio Giulia Cecchettin, oggi l’udienza nel processo di Filippo Turetta

Oggi si tiene la prima udienza del processo a Filippo Turetta per l’omicidio di Giulia Cecchettin. L’udienza si svolge presso la Corte d’Assise nella Cittadella della Giustizia di Piazzale Roma, a Venezia. Turetta, accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, efferatezza, stalking e occultamento di cadavere, non sarà presente in aula. Tra i testimoni dell’accusa ci saranno il padre e la sorella di Giulia. Ma anche alcune amiche della ragazza il cui cadavere fu rinvenuto lo scorso 18 novembre in una scarpata tra Piancavallo e Barcis, pochi giorni prima che il suo ex fidanzato fosse fermato mentre provava a fuggire in auto in Germania.

Cosa è emerso dall’inchiesta

Dall’inchiesta sull’omicidio di Giulia Cecchettin sono emersi diversi dettagli inquietanti. Filippo Turetta è accusato di aver pianificato l’omicidio con premeditazione e di aver perseguitato Giulia con atti di stalking prima del tragico evento. Le indagini hanno rivelato che Turetta avrebbe agito con estrema crudeltà e violenza, cercando poi di occultare il cadavere. Dagli atti dell’inchiesta è emerso che Turetta aveva l'”ossessiva pretesa” di laurearsi insieme a Giulia Cecchettin. “Mettiti in testa… che o ci laureiamo insieme o la vita è finita per entrambi”, scriveva in un messaggio WhatsApp del febbraio 2023 recuperato dal cloud della giovane. Inoltre, agiva “come se fosse sicuro di riconquistarla”.

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