Cronaca

Omicidio di Manuel Mastrapasqua, il killer Daniele Rezza: “Non credevo di averlo ucciso, non c’era sangue”

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Daniele Rezza, il responsabile dell’omicidio di Manuel Mastrapasqua a Rozzano in provincia di Milano, si difende davanti agli inquirenti: “Non credevo di averlo ucciso. Era rimasto in piedi, non c’era sangue”. La tragedia si è consumata nella notte tra giovedì e venerdì scorsi.

Omicidio di Manuel Mastrapasqua, Daniele Rezza si difende davanti agli inquirenti

Era rimasto in piedi, non ho visto sangue, non pensavo di averlo ucciso”: Manuel Mastrapasqua stava per morire invece in seguito ad una coltellata al petto che non gli ha lasciato scampo a Rozzano nella notte tra giovedì e venerdì scorsi. Daniele Rezza, cassiere a chiamata in un supermercato al suo primo lavoro dovrà domani rispondere davanti al gip dei reati di omicidio e rapina per quelle cuffie con cui Manuel stava parlando con la fidanzata.

La confessione

Rezza, figlio unico, con un passato problematico, fatto di aggressioni sui Navigli, piccoli furti e che non è andato oltre la terza media, “mollando dopo due anni di superiori”, la sua confessione l’aveva già fatta davanti agli agenti della Polfer di Alessandria che l’avevano visto vagare stralunato sui binari. La sua intenzione era quella di andare in Francia, ma allo stesso tempo era indeciso se costituirsi. “Va tutto bene? gli avevano chiesto gli agenti? e lui, in tutto risposta: “Devo confessare un omicidio, a Rozzano”.

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