Martina Ciontoli, accusata dell’omicidio dell’ex compagno Marco Vannini, ottiene il permesso di lasciare il carcere per lavorare in un bar durante i giorni feriali. Dopo aver scontato un terzo della sua pena e grazie alla sua buona condotta, il giudice le ha concesso di effettuare un turno di lavoro di 7 ore.
Omicidio Marco Vannini, ex fidanzata ottiene permesso di lasciare il carcere per lavorare
Martina Ciontoli, ex compagna di Marco Vannini, ha ricevuto l’autorizzazione a lasciare il carcere per lavorare in un bar durante i giorni feriali. Dopo aver scontato un terzo della sua pena e grazie alla sua buona condotta, il giudice le ha concesso di effettuare un turno di lavoro di 7 ore, dalle 7:30 alle 14:30, in un bar situato nella zona di Casal del Marmo. Questo impiego fa parte di un progetto protetto e il bar è collegato alla Scuola superiore per l’Educazione penale “Piersanti Mattarella”, che è gestita dal ministero della Giustizia e si occupa della formazione di dirigenti e personale dell’amministrazione giudiziaria.
La giovane ha trascorso tre anni nel carcere di Rebibbia a Roma, dove ha proseguito i suoi studi universitari, conseguendo la laurea in scienze infermieristiche con il massimo dei voti e la lode. Martina Ciontoli era stata condannata a 9 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio in concorso con la madre e il fratello. Il padre, Antonio Ciontoli, è stato invece condannato dalla Cassazione a 14 anni per omicidio volontario, poiché è stato lui a sparare e a ritardare la chiamata ai soccorsi. I giudici che hanno esaminato il caso hanno stabilito che Marco Vannini avrebbe potuto salvarsi se la famiglia Ciontoli avesse contattato immediatamente i soccorsi, specificando che il giovane era stato colpito da un’arma da fuoco.