Cronaca

Omicidio Cerciello: Elder: “Mi hanno pestato. Odio l’italiano”

Emergono nuovi dettagli sulla vicenda dell’omicidio di Mario Cerciello, vicebrigadiere dei carabinieri ucciso il 26 luglio del 2019. Dettagli che arrivano da una intercettazione, tradotta dall’inglese, oggetto di perizia su disposizione della Corte d’Assise dove si sta svolgendo il processo.

Omicidio di Mario Cerciello, le intercettazioni di Finnegan Elder Lee 

Parlando con il padre e con l’avvocato, Finnegan Elder Lee lo scorso 2 agosto affermava: “Mi hanno menato di brutto alla stazione e mi hanno detto che mi avrebbero dato quarant’anni se non gli davo la password del mio telefono, e quindi, non so se (in qualche modo hanno trovato/hanno fatto in modo di trovare) foto qualcosa contro di me lì dentro. Mi hanno buttato a terra, mi hanno dato calci, pugni, mi sono saliti sopra, mi hanno sputato addosso”. 

“Odio la lingua italiana”

“Non voglio imparare l’italiano, sono così stanco di sentire l’italiano, lo odio, se mai tornerò negli Stati Uniti, e la gente mi fa ‘ooh la cultura italiana, la lingua italiana, che bellezza’ io dirò (quella merda?) è disgustoso, fa schifo non voglio mai più sentire l’italiano, mai più. Ok (segue parola inudibile). È tutto quello che sento, tutto il giorno. Ca***te”.


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Mario Cerciello Rega