Cronaca

Sentenza Cerciello, i ragazzi americani in cella: “Siamo increduli, la condanna è un errore”

La reazione degli americani condannati per l'omicidio Mario Cerciello Rega. La sentenza di ergastolo viene giudicata come un errore

Sono storditi Gabriel Christian Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder, gli americani condannati per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. “Alla lettura della sentenza non riuscivo a credere a quello che stavo ascoltando e al terribile errore che si stava commettendo — ha detto Hjorth —. In quel momento avrei solo voluto gridare tutta la mia innocenza” come riportato dal Corriere della Sera.

Omicidio Mario Cerciello Rega, la reazione degli americani condannati

La sentenza di ergastolo viene giudicata come un errore. Lo ha confermato Fabrizio Natale, padre di Hjorth“Questa sentenza ci lascia stupefatti ma non intacca in alcun modo la nostra convinzione dell’innocenza di nostro figlio e della sua assoluta estraneità all’omicidio del vicebrigadiere Cerciello. Le prove che sono state acquisite nel corso del processo hanno dimostrato come Gabriel non abbia avuto nulla a che fare con la morte del povero vicebrigadiere. Continuiamo comunque ad avere fiducia nella giustizia italiana, certi che il giudizio di appello ci darà ragione riconoscendo l’innocenza di nostro figlio”.

Omicidio Cerciello Rega: condannati all’ergastolo Elder e Hjorth

La sentenza è arrivata dopo oltre tredici ore di camera di consiglio. Per i due imputati, accusati di concorso in omicidio, il pm Maria Sabina Calabretta aveva chiesto la condanna all’ergastolo. Nell’aula bunker di Rebibbia alla lettura del dispositivo sono presenti i familiari del vicebrigadiere e la vedova Rosa Maria Esilio.

La vicenda

L’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega è avvenuto nella notte del 26 luglio del 2019, a Roma: ad ucciderlo due ragazzi americani in vacanza nella Capitale, Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth. I due, quella sera, erano in cerca di droga a Trastevere, e avevano rubato lo zaino del dell’intermediario dei pusher Sergio Brugiatelli. Da quell’episodio era poi nata la “trattativa” per la restituzione della borsa, culminata con le 11 coltellate inferte da Elder a Cerciello, che era intervenuto con il collega Andrea Varriale per recuperarla.

Chi era Mario Cerciello Rega

Mario Cerciello Rega era un vice brigadiere dei Carabinieri, originario di Somma Vesuviana, trasferito poi nella Capitale per svolgere il suo lavoro. Dal 2009, anche servizio come volontario per la delegazione romana dell’Ordine di Malta, distribuendo pasti ai senzatetto e alle persone in difficoltà nelle stazioni di Termini e Tiburtina. Per questo nel 2013 gli era stata conferita un’onorificenza al Merito Melitense. Aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno.

 

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