Cronaca Salerno, Salerno

Omicidio al mercato ittico di Salerno, Iacovazzo dal gip: il 72enne veniva preso in giro per il suo modo di parlare

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Francesco Iacovazzo

Questa mattina si terrà l’udienza di convalida del fermo di Francesco Iacovazzo, accusato del duplice omicidio di Rosario Montone e Carmine De Luca. Il giudice per le indagini preliminari, Francesco Guerra, del Tribunale di Salerno, presiederà l’udienza, in cui il 72enne, assistito dall’avvocato Antonio Boffa, potrà rendere l’interrogatorio di garanzia.

Durante questo, Iacovazzo avrà l’opportunità di confermare o chiarire quanto già dichiarato al pubblico ministero Gianpaolo Nuzzo immediatamente dopo i fatti, quando si era recato spontaneamente al comando provinciale dei carabinieri di Mercatello e aveva consegnato l’arma con cui aveva ucciso i due ex colleghi come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Omicidio al mercato ittico di Salerno, oggi Iacovazzo davanti al gip

Nel pomeriggio è prevista una riunione tra il magistrato incaricato delle indagini e le parti coinvolte, per conferire l’incarico dell’autopsia sulle salme delle vittime. Si tratta di accertamenti tecnici irripetibili che inizieranno il giorno seguente e ai quali parteciperà anche il medico legale Zotti, nominato dagli avvocati Massimo ed Emiliano Torre, che rappresentano i familiari di Carmine De Luca, una delle vittime. Durante la conferenza, i legali intendono proporre una serie di quesiti al pubblico ministero, finalizzati a chiarire alcuni dettagli sia riguardanti l’evento tragico sia gli sviluppi successivi alla sparatoria.

Il movente del delitto

Secondo le prime ipotesi investigative, alla base del duplice omicidio vi sarebbero stati “contrasti preesistenti, acuiti da un evento verificatosi nella mattinata di martedì”, come ha dichiarato il procuratore capo Giuseppe Borrelli a poche ore dai fatti. È ormai chiaro che Iacovazzo nutrisse un profondo rancore verso le due vittime, Montone e De Luca, che riteneva responsabili del suo licenziamento dalla società Euro Fish di Napoli.

Iacovazzo avrebbe accusato i due ex colleghi di essere la causa della sua perdita del lavoro, un fatto che, secondo le sue parole, era aggravato dalle continue prese in giro che subiva per via del suo modo di parlare. Iacovazzo, malato e sottoposto a tracheotomia, era oggetto di scherno da parte delle vittime, secondo quanto da lui riferito. Inoltre, il suo astio era amplificato da un’accusa di furto, che egli riteneva infondata: Montone e De Luca lo avevano denunciato per il furto di una cassa di pesce, un’accusa che avrebbe contribuito al suo licenziamento.

I precedenti

Questo episodio risale al periodo della pandemia, quando i tre lavoravano insieme presso l’azienda napoletana. Tuttavia, prima della lite avvenuta martedì, che ha tragicamente portato all’omicidio, c’erano stati altri scontri tra i tre uomini. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la tensione tra Iacovazzo e le vittime si era accumulata nel tempo, con numerosi battibecchi su vari argomenti, compreso il prezzo dei prodotti ittici venduti. Questa lunga serie di screzi e conflitti personali avrebbe quindi raggiunto il culmine martedì scorso, sfociando nel tragico duplice omicidio.

Le indagini dei carabinieri e della polizia sono ancora in corso per verificare la veridicità del racconto fornito da Iacovazzo e chiarire con esattezza le dinamiche che hanno portato alla tragedia.

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