Dickson Ndiema, l’ex compagno della maratoneta olimpica ugandese Rebecca Cheptegei, deceduta dopo esser bruciata viva dall’uomo, è morto all’ospedale di Eldoret, in Kenya, a causa delle ferite riportate in seguito all’aggressione ai danni dell’atleta.
Omicidio di Rebecca Cheptegei, morto il compagno che l’aveva bruciata viva
La 33enne era stata aggredita, ad inizio mese, dopo che il suo ex compagno, il keniota Dickson Ndiema Marangach si era intrufolato nella sua casa a Endebess, nella contea occidentale di Trans-Nzoia (Kenya), intorno alle 14 di domenica approfittando che la donna e i suoi figli erano in chiesa.
Dopo aver cosparso di benzina l’atleta nel darle fuoco anche l’uomo è stato investito dalle fiamme. In casa vi erano anche i figli. Sono stati i vicini di casa a salvare la coppia, condotta al vicino Kitale County Referral Hospital. Entrambi sono ricoverati con “ustioni multiple” sono stati poi trasferiti al Moi Teaching and Referral Hospital (MTRH).
Il decesso dell’uomo in ospedale
Rebecca Cheptegei si è spenta lo scorso 5 settembre in ospedale a causa delle gravi ustioni riportate. Ndiema con ustioni sul 30 per cento del corpo è deceduto nella giornata di oggi nel reparto di terapia intensiva al Moi Teaching and Referral Hospital dove era ricoverato.