Continuano le indagini sull’omicidio di Giulia Tramontano, e dalle ricerche di Alessandro Impagnatiello, effettuate sul web, emergono dettagli agghiaccianti. Il duplice omicida ha cercato online come poter uccidere una donna incinta e il feto utilizzando il veleno.
Omicidio Tramontano, le ricerche choc di Impagnatiello
Alessandro Impagnatiello, prima di uccidere Giulia Tramontano e Thiago, aveva affidato al web le sue intenzioni malvagie. Tra le varie ricerche emergono frasi come: “Come uccidere una donna incinta con il veleno” e “come avvelenare un feto”. Le frasi sono state svelate dagli inquirenti che stanno costruendo l’impianto accusatorio nei confronti dell’uomo che avrebbe ucciso la donna e suo figlio con 39 coltellate, scrive Il Giorno.
La premeditazione
Secondo i magistrati, infatti, nel computer del barman ci sono tracce inequivocabili della sua volontà omicida. Non sono ancora chiari i motivi che hanno spinto Impagnatiello a mettere in atto l’omicidio di Giulia. Intanto prosegue il lavoro dei medici legali, che su incarico della procura milanese, stanno cercando quelle risposte che andranno a completare il quadro delle accuse nel processo nei confronti di Impagnatiello.
Gli esami del Ris
Nelle prossime settimane, infatti, i periti dovranno stilare la relazione sul presunto utilizzo del veleno, che l’uomo avrebbe somministrato alla sua compagna, e che sarebbe stato assorbito anche dal feto, aggravando le accuse con l’ipotesi della premeditazione dell’omicidio.
Le indagini proseguiranno anche per capire se c’erano altre persone ad aiutare Impagnatiello. Sotto il cellophane che avvolgeva il corpo di Giulia, infatti, è stato isolato e prelevato un capello su cui i carabinieri del Ris di Parma eseguiranno il test del Dna, per escludere la presenza di un’altra persona insieme all’omicida. Gli investigatori, comunque, hanno escluso che la madre di Impagnatiello abbia aiutato suo figlio.