Cronaca

Valentina Di Mauro, le ultime ore prima dell’omicidio: a cena con il compagno, poi l’ha accoltellata

Le ultime ore prime dell’omicidio di Valentina di Mauro: la cena con il compagno Marco Campanaro e poi lui l’ha accoltellato. Avrebbe raccontato, dopo l’arresto, di essersi alzato lunedì all’alba per poi svegliare la fidanzata e accusarla di averlo tradito, prima di colpirla. Oggi l’interrogatorio.

Valentina Di Mauro, le ultime ore prima dell’omicidio

Le ultime ore di Valentina Di Mauro prima dell’accoltellamento del compagno: la visita dei genitori di lei, sabato sera a Cadorago. La cena fuori con il compagno, domenica. La passeggiata con il cane prima di rientrare in casa. Questo fa pensare ad una coppia come tutte le altre, serena e felice. Eppure dietro si cela un amore malato. Da qualche tempo, infatti, il 37enne magazziniere in Svizzera sembra fosse convinto che la fidanzata lo tradisse.

L’accoltellamento

Il pensiero del tradimento era diventato ossessione, e questo ha portato quella sera a farli litigare. Un litigio che però è sfociato in sangue e poi in tragedia. All’alba di lunedì Valentina di 33 anni è stata uccisa a coltellate dallo stesso compagno che le professava amore. “È stato un raptus di gelosia”, avrebbe ripetuto dopo l’arresto.

L’accusa

L’accusa ai danni di Marco Campanaro è quella di omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà. Oggi il 37enne sarà interrogato in carcere dal gip. Sarà assistito dal legale Paolo Battaglia, che al momento non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Potrà rispondere alle domande o restare in silenzio e avvalersi della facoltà di non rispondere.

La dinamica

Campanaro, dopo l’arresto, avrebbe raccontato di essersi alzato lunedì all’alba, per poi svegliare Valentina e accusarla di averlo tradito, prima di colpirla con un grosso coltello da cucina. “Amore smettila, mi stai facendo male”, le ultime parole urlate dalla donna per farsi sentire dai vicini che hanno allertati i soccorsi. Sarà l’autopsia, che sarà eseguita probabilmente domani, a chiarire le modalità della violenta aggressione.

Chi era la vittima

Valentina Di Mauro lavorava come collaboratrice domestica. “Sei entrata nella nostra vita quasi per caso, ma ti sei occupata dei nostri figli con una dedizione, un amore e una tenerezza che ti abbiamo poi visto portare al tuo adorato nipote — scrive in un messaggio sui social la famiglia dalla quale era in servizio —. Credo di non averti mai visto senza sorriso nonostante la vita non fosse sempre semplice. Voglio immaginarti sorridente, senza dolore, immersa nell’amore in cui credevi”.

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