Assessore della Lega spara e uccide straniero, Massimo Adriatici si giustifica: “Stavo passeggiando in piazza Meardi quando ho notato quell’uomo infastidire i clienti di un bar. Mi sono avvicinato, l’ho redarguito invitandolo ad andarsene e a quel punto ho chiamato la Polizia. Sentendo la mia telefonata, mi ha spinto facendomi cadere. È stato a quel punto che dalla pistola già impugnata è partito il colpo”. Queste le parole che l’assessore Massimo Adriatici, ex poliziotto e assessore alla Sicurezza del comune di Voghera, avrebbe detto al magistrato, sentito dopo i fatti.
Uccide uno straniero, ecco cosa ha detto l’assessore Adriatici
La vittima, un marocchino di 39 anni con numerosi precedenti alle spalle, avrebbe affrontato l’assessore mentre chiamava il commissariato chiedendo l’intervento sul posto di una volante. La ricostruzione è ora al vaglio dei carabinieri di Pavia impegnati nelle indagini. Disposta l’autopsia sul corpo dell’uomo, centrato da un unico colpo al petto.
“Sparare deve essere l’extrema ratio”
“Sparare deve essere l’extrema ratio”. Lo diceva in un’intervista del 29 marzo 2018 a “La Provincia Pavese” Massimo Adriatici, l’assessore leghista alla Sicurezza del Comune di Voghera, che è stato arrestato e al momento si trova ai domiciliari per la sparatoria in cui è morto un uomo di 39 anni di origini marocchine, deceduto in ospedale dopo essere stato raggiunto da un proiettile al torace.