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Omicidio Willy, la chiamata segreta tra Gabriele Bianchi e l’amico che potrebbe smontare la tesi della difesa

Nuovi particolari emersi sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte: Gabriele Bianchi si sarebbe intrattenuto in una chiamata segreta durata giusto 15 secondi con l’amico Omar Shabani e un minuto prima del pestaggio che è costato la vita al ragazzo. Questo potrebbe smontare una delle tesi sostenute dalla difesa.

Omicidio Willy, chiamata tra Gabriele Bianchi e l’amico prima del pestaggio

È durata giusto quindici secondi quella chiamata segreta, dopo un minuto poi sarebbe avvenuto il pestaggio che ha fatto perdere la vita al giovane Willy Monteiro Duarte. Eppure nessuno dei due ha fatto dichiarazioni circa cosa si sono detti.

Secondo le ultime indiscrezioni, dunque, quella maledetta sera Gabriele Bianchi ha chiamato Omar Shabani. Un minuto prima che il Suv imboccasse la piazza dove si trovava Willy in compagnia dei suoi amici.

Il processo

Al processo i fratelli hanno dichiarato di essersi messi in mezzo perché credevano che i loro amici fossero in pericolo. Ma nessuno di loro lo era. Ed è probabile che Gabriele Bianchi lo sapesse dato che aveva parlato con l’amico poco prima di arrivare in piazza.

“Quando siamo arrivati e abbiamo visto tutta quella folla pensavamo che stessero aggredendo i nostri amici”, le parole dei Bianchi in aula. Pochi secondi di puro terrore, dopo i quali Willy Monteiro Duarte è morto a causa dei gravi traumi riportati su tutti gli organi.

La targa fotografata

Un amico della vittima ha fotografato, però, la targa. Foto che è stata consegnata ai carabinieri, che hanno rintracciato i responsabili del pestaggio. I militari hanno intercettato i fratelli Bianchi, arrivati al ristorante del fratello (estraneo all’accaduto). Francesco Belleggia era in macchina con loro, Mario Pincarelli si è fatto accompagnare invece da un altro amico. Tutti e quattro sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario. Proveranno a ribaltare il verdetto con il processo di appello.

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