I dati dell’Oms sono preoccupanti
“Nessuno dovrebbe essere danneggiato mentre riceve assistenza sanitaria. Eppure a livello globale, almeno 5 pazienti muoiono ogni minuto a causa di cure non sicure“, ha detto il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms. “Abbiamo bisogno di una cultura della sicurezza dei pazienti che promuova la collaborazione con gli stessi, incoraggi la segnalazione e l’apprendimento dagli errori e crei un ambiente in cui gli operatori sanitari siano abilitati e formati per ridurre gli errori“.
Stando ai dati del rapporto, quattro pazienti su dieci subiscono danneggiamenti durante le cure primarie e ambulatoriali. Gli errori più dannosi sono legati alle diagnosi, alla prescrizione e all’uso di medicinali.
Considerando solamente gli errori terapeutici c’è un danno economico stimabile in circa 42 miliardi di dollari all’anno. Le procedure chirurgiche non sicure , invece, causano complicazioni fino al 25% dei pazienti con 1 milione di decessi durante o immediatamente dopo l’intervento cui sono sottoposti ogni anno.
Per far fronte a questa problematica l’Oms si è schierato per chiedere un’azione urgente da parte di Paesi e partner in tutto il mondo, con l’obiettivo di ridurre i danni ai pazienti nelle cure sanitarie.
L’iniziativa dell’Oms: monumenti colorati di arancione
Nella Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti, l’Oms ha deciso di scendere in campo per sottolineare come la sicurezza dei pazienti sia una priorità globale per la salute, sollecitando i pazienti stessi, gli operatori sanitari, i responsabili politici e l’industria sanitaria ad impegnarsi per la sicurezza dei pazienti.
A tal fine, il 17 settembre, numerose città di tutto il mondo illumineranno i propri monumenti più significativi di colore arancione per mostrare il loro impegno nell’ambito. Tra questi ci saranno il Jet d’Eau a Ginevra, le Piramidi al Cairo, il Kuala Lumpur Tower, il Royal Opera House a Muscat e il ponte Zakim a Boston.