A Ripatransone, un piccolo comune della provincia di Ascoli Piceno, il sindaco Alessandro Luccarini De Vincenzi ha deciso di lanciare una provocazione per richiamare l’attenzione sul comportamento dei dipendenti comunali. Venerdì mattina, i quattro operai del comune si sono trovati con un ordine di servizio alquanto insolito: al posto dei soliti compiti, è stato loro imposto di partecipare a un torneo di carte, con sessioni di briscola, scopa e tressette.
Ascoli, sindaco lascia le carte a operai fannulloni
La notizia ha immediatamente attirato l’attenzione sui social e sui media locali, dove il sindaco ha spiegato il motivo di questa iniziativa. Secondo quanto riferito, ogni mattina Luccarini appende un ordine di servizio, ma spesso i compiti assegnati non vengono eseguiti, tanto che ha deciso di “intervenire” in modo ironico. “Oggi giocate a carte”, è stato il suo messaggio.
L’ordine di servizio, firmato dal sindaco e appeso in bacheca, riportava dettagliate istruzioni per la giornata: i dipendenti erano suddivisi in due gruppi, con uno impegnato nella scopa e l’altro nella briscola, e ciascuna gara doveva consistere in tre partite. Il torneo sarebbe culminato con un match di tressette tra i vincitori e i perdenti. Inoltre, era precisato che tutto doveva concludersi entro le 12.30, per “rispettare l’orario di marcatura sulla macchina marcatempo”. Un ulteriore invito suggeriva di usare guanti protettivi per evitare lesioni con le carte nuove, accompagnato dall’opzione di contattare l’ufficio per eventuali imprevisti e “essere indirizzati verso altri giochi da tavolo”.
Nel suo post sui social, Luccarini ha chiarito che l’iniziativa era un invito a riflettere sull’importanza del lavoro e sull’opportunità che molti non apprezzano abbastanza. “Proviamo così. Magari, riscoprendo un po’ di vergogna, si torna ad apprezzare quello che uno ha. Auguro a chi è in cerca di un lavoro di trovarlo oggi, per dare dignità alle proprie giornate”, ha scritto il sindaco.
Raggiunto da “Il Resto del Carlino”, Luccarini ha spiegato ulteriormente il senso della sua azione:
“Ho voluto lanciare un messaggio ironico, ma significativo. In un momento storico in cui tanti lottano per avere un lavoro, chi lo ha dovrebbe apprezzarlo e dedicarsi al meglio nelle proprie mansioni. Si è perso il valore del lavoro. Ogni mattina appendo l’ordine di servizio, ma puntualmente non viene eseguito come richiesto.”