Questa mattina, presso la Procura di Nocera Inferiore, verrà formalmente affidato l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia sul corpo di Vincenzo Prete, il 66enne tragicamente morto a Nocera Superiore. L’uomo è caduto da un’altezza di circa due metri all’interno di un cantiere situato in via Cupa Belvedere, tra le località di Materdomini e Pecorari come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Operaio morto a Nocera, ci sono tre indagati
Nel frattempo, tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo: il datore di lavoro della vittima, il committente dei lavori e il responsabile della sicurezza. Questa iscrizione, un atto dovuto per garantire i diritti degli indagati, consentirà loro di nominare consulenti di parte in vista degli accertamenti irripetibili dell’autopsia.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri e dai tecnici dello Spisal dell’ASL, i cui rapporti saranno determinanti per chiarire la dinamica dell’incidente. Prete stava lavorando nei pressi di un muretto per rimuovere una trincea di legno quando avrebbe perso l’equilibrio, precipitando. Non si esclude che un malore possa aver provocato la caduta, ma la conferma arriverà solo dai risultati autoptici.
I soccorsi
Nonostante i tentativi del personale del 118 di rianimarlo e il trasferimento d’urgenza all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore, l’uomo è deceduto nella notte tra giovedì e venerdì. L’attenzione degli inquirenti si concentra ora sulle misure di sicurezza adottate nel cantiere e sulla corretta applicazione delle norme previste per garantire la protezione dei lavoratori. Il decesso di Prete rappresenta il terzo incidente mortale sul lavoro verificatosi recentemente nell’Agro nocerino-sarnese, dopo due precedenti decessi di muratori a Scafati.