L’ordinanza sul lockdown in Campania: cosa sarà vietato
Le nuove norme – come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino – dovrebbero durare dai trenta ai quaranta giorni, arrivando fino al ponte dell’Immacolata. A farne maggiormente le spese saranno tutte le attività commerciali a cui verrebbe imposto di abbassare le saracinesche per un lunghissimo mese. O anche di più sino a 40 giorni.
Resteranno ovviamente aperti i negozi per la vendita di beni di prima necessità come alimentari, supermercati, elettronica, edicole e tabacchi. Scatterà invece la chiusura per bar e ristoranti ma resta da capire se sarà consentito il servizio di consegna a domicilio. Si fermeranno definitivamente le scuole e le università con gli studenti che torneranno alla didattica a distanza. Chiuderanno palestre, saune, sale bingo e, in generale, tutti i luoghi di ritrovo che possono scatenare contagi.
Dovrebbero restare aperte solo le attività produttive in senso stretto. Dunque le aziende di tutto i comparti produttivi, specie se legate a commesse estere, i cantieri dell’edilizia (pubblica e privata) e tutto il settore legato all’agro-alimentare. Non verranno fermati i trasporti ma con la stretta alla mobilità è ovvio che ci sarà una riduzione.
Il tempo libero
Rispetto alla chiusura di marzo, questa volta potrebbe essere permesso lo sport individuale ma all’alba. Stesso discorso per le uscite per attività motorie in attività singola o con qualcuno del nucleo familiare e le uscite per i bisogni degli animali domestici.
Unica deroga, sempre riferendosi allo sport, riguarderà le squadre calcistiche di serie A e B che potranno continuare a giocare (ma con restrizioni di pubblico ancora più dure) perché i campionati sono legati a contratti e calendari federali.
Gli spostamenti
La Regione non potrà imporre il divieto di ingresso a chi arriva da altre regioni ma potrà imporre, norme alla mano, la quarantena per chi arriva o l’obbligo del tampone.