Cronaca

Fermo, organizzava serate con un noto chef stellato ma era tutto falso: denunciato

Un ristoratore, in provincia di Fermo, organizzava serate con un noto chef stellato, ma era tutto falso. Il ristoratore è stato denunciato per truffa e dovrà risarcire lo chef stellato per i danni di immagine a lui arrecati.

Organizzava serate con un noto chef stellato ma era tutto falso

Per molto tempo, un ristoratore si è vantato della sua collaborazione con un noto chef stellato e ha promosso gli eventi per i quali la sua presenza era così appassionata. Tuttavia, non c’era nulla di vero in questa organizzazione, creata a puro scopo pubblicitario. Diversi clienti insospettiti hanno denunciato il fatto allo chef stellato in questione.

Il ristoratore, originario di Porto San Giorgio (provincia di Fermo), utilizzava questo metodo poco trasparente per promuoversi e attirare persone nel suo ristorante. Di conseguenza, è stato denunciato per frode e ha dovuto risarcire lo chef stellato per il danno d’immagine.

La verità è venuta a galla quando il nome dello chef di punta è stato utilizzato in modo massiccio e sbandierato sui social media e sui manifesti. A scopo pubblicitario, i proprietari hanno diffuso notizie di cene a base di carne nel ristorante con la presenza dell’ospite d’onore. Con questa campagna sociale i proprietari miravano ad attirare clienti. La strategia ha avuto successo e, infatti, le cene organizzate sono andate rapidamente esaurite. Tuttavia, un gruppo di ospiti ha ritenuto che c’era qualcosa di poco chiaro. Non hanno riconosciuto lo chef in cucina e si sono insospettiti. Quando hanno chiesto spiegazioni al proprietario, sono stati rassicurati. Poi, il giorno successivo, per chiarire la questione, i turisti hanno contattato lo chef stellato e gli hanno inviato un manifesto pubblicitario con il suo nome. A quel punto, l’inganno era impossibile. Lo chef stellato ha incaricato il suo avvocato di sporgere denuncia per truffa contro i carabinieri. Contemporaneamente è in corso un’indagine dei carabinieri che richiede l’analisi del menu, dei post sui social, dei manifesti e del materiale pubblicitario per capire come si sono svolti i fatti.

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