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Ornella Vanoni: “Io ricca e annoiata, non ho trovato l’uomo giusto”

Ornella Vanoni ha confessato di non aver mai trovato l’uomo giusto nel corso della sua vita. Poi, ha rilasciato un’intervista nella quale ha parlato della sua vita privata e delle sue esperienze in campo amoroso e non solo.

Ornella Vanoni: l’uomo giusto per lei

Ornella Vanoni ha deciso di raccontarsi a 88 anni: «Nasco ricca e annoiata: stavo spesso nella mia stanza. Pensavo a quei fratelli e sorelle che crescono insieme e si tirano le cuscinate: forse è nata allora la mia malinconia», racconta al Corriere Della Sera. «Non cercavo marito, ma non sapevo bene cosa fare. Avevo l’acne e la tisi. Poi è arrivato Giorgio Strehler. Lo incontrai a 15 anni, a Santa Margherita Ligure. Lui era seduto al bar, era bellissimo: era l’amante di un’amica di mia mamma. Mi ha cambiata: si è innamorato di me, mi ha dato dei libri e parlato della vita».

Strehler era sposato e lavorava in teatro. «Una cosa che faceva disperare i miei: la borghesia ha sempre visto il teatro come qualcosa di peccaminoso. Il parrucchiere mi diceva: “Non fare questo ai tuoi genitori”». Neanche Gino Paoli piaceva a sua madre. Infatti le disse: «È un cesso». «Mi dissero anche che era gay. E a lui che ero lesbica». A 26 anni ha avuto suo figlio Cristiano. «Abbiamo ricostruito un rapporto critico. Oggi sono felice se mio figlio è felice». Poi le è stato chiesto se fosse pentita di non aver costruito una famiglia e lei ha risposto: «Non ho trovato l’uomo giusto. Tornando indietro lo cercherei con dei figli, così si fa un bel casino insieme».

L’attrazione per le donne

Il periodo più difficile: «Quando sono andata via da Gino. E l’ultima storia». Il sesso. «Conta moltissimo ma deve essere fatto bene, sennò diventa triste. A Montecarlo sono stata a letto con uno sceicco e il giorno dopo gli ho mandato dei fiori». Non nega la sua attrazione per le donne: «Certo, non ti piace la donna ma la persona. Ci sono donne che hanno un’attrattiva. Attrazione consumata? Semi-consumata, le donne sono sempre più tra di loro. Siamo libere, ma paghiamo un prezzo alto, la solitudine».

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