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Chi era Osama bin Laden, il terrorista miliardario, fondatore e leader di Al Qaeda

Osama bin Laden nato il 10 marzo 1957, è stato un terrorista saudita, fondamentalista islamico sunnita, fondatore e leader di Al Qaeda, la più nota organizzazione terroristica internazionale, attiva a partire dalla fine del XX secolo. Responsabile dell’attenato dell’11 settembre contro gli Stati Uniti d’America.

Osama Bin Laden, fondatore e leader di Al Qaeda

Nato il 10 marzo 1957, diciassettesimo dei 52 figli del più ricco costruttore dell’Arabia Saudita, Osama bin Laden avrebbe scoperto la propria intensa religiosità dopo essere rimasto folgorato dai luoghi santi islamici della Mecca e di Medina.

Comincia a formare la sua rete terroristica fin dal 1979. In quell’anno, dopo essersi laureato in ingegneria all’università di Gedda, si unisce alle truppe della resistenza afgana, i mujahedin, per combattere le truppe sovietiche che occupano l’Afghanistan.


Osama bin Laden


Nel 1980, infatti, decide di lasciare la casa paterna per prendere parte alla Jihad afghana contro l’Unione Sovietica, trasformandosi in un eroe nella regione. Un’esperienza che lo porta a radicalizzare il suo odio nei confronti degli Stati Uniti ma anche a prendere le distanza dal paese di origine, l’Arabia Saudita, la cui famiglia regnante viene considerata ”troppo poco islamica’‘.

Terminata l’esperienza di guerra contro i sovietici, torna in Arabia Saudita, dove comincia a lavorare per l’azienda di costruzioni di famiglia, il “Saidi Binladen Group“.

Nel 1996 lancia il primo “fatwah“, editto religioso in cui invita i musulmani a uccidere i soldati americani stazionati in Arabia Saudita e Somalia. A questo ne segue un secondo, nel 1998. Nel mirino di bin Laden, stavolta, ci sono anche i civili statunitensi.


osama


Nell’ottobre 1993, 18 militari statunitensi impegnati nell’operazione umanitaria in Somalia vengono uccisi nel corso di un’operazione a Mogadishu. Bin Laden viene condannato nel 1996 con l’accusa di aver addestrato i responsabili dell’attacco.

Nell’intervista rilasciata a Cnn nel 1997, ammette che a uccidere i soldati americani sono stati i suoi seguaci, insieme a un gruppo di musulmani locali.

Nasce Al Qaeda

Il 7 agosto 1998, otto anni dopo il dispiegamento delle truppe americane in Arabia Saudita, l’esplosione di alcune autobombe fa saltare in aria le ambasciate americane a Nairobi, in Kenya e a Dar es Salaam, in Tanzania, uccidendo centinaia di persone.

Due settimane più tardi, l’allora presidente Usa Bill Clinton, ordina un attacco missilistico contro alcuni campi di addestramento in Afghanistan e un impianto farmaceutico a Kartoum, in Sudan.


Al Qaeda


Il 29 maggio 2001 quattro suoi collaboratori vengono condannati al carcere a vita. Diversi altri sospetti rimangono in attesa di processo.

Tra questi, Ahmed Ressam, reo confesso di aver partecipato al piano fallito di far esplodere l’aeroporto internazionale di Los Angeles durante i festeggiamenti del capodanno 2000.

Osama bin Laden, l’attentato alle Torri Gemelle di New York

Dopo il tragico attentato alle Torri Gemelle di New York, bin Laden e al-Qaida sono diventati il pericolo numero uno per gli Stati Uniti.

Gli Usa hanno unito le loro forze, insieme a numerosi alleati internazionali, per dare la caccia a quello che è considerato a tutti gli effetti, il responsabile morale e materiale della strage newyorchese.


Torri Gemelle


Il 2 maggio 2011 il presidente degli Stati Uniti Barack Obama annuncia che Osama bin Laden è stato ucciso da un commando americano in una località vicino ad Islamabad, dopo uno scontro a fuoco e che il corpo è stato recuperato dalle forze militari statunitensi.

Il successore di bin Laden alla guida del gruppo terroristico viene indicato nella persona di Ayman Al-Zawahiri, fino a quel momento numero due di al-Qaida.