Strade più illuminate e divieto di pubblicità sessiste: Ostuni è la prima “città sicura per le donne” in Italia, promuovendo un «cambiamento culturale». L’iniziativa, proposta dalla consigliera Rosalinda Giannotti, ha ricevuto il consenso unanime del Consiglio comunale.
Cambiamento culturale: Ostuni è la prima ‘città sicura per le donne’
Strade più illuminate e divieto di pubblicità sessiste: una città pugliese diventa la prima “città sicura per le donne” in Italia, promuovendo un «cambiamento culturale». L’iniziativa, proposta dalla consigliera Rosalinda Giannotti, ha ricevuto il consenso unanime del Consiglio comunale.
Tra le misure adottate dal comune di Ostuni per garantire la sicurezza delle donne ci sono il potenziamento dell’illuminazione nelle aree periferiche, la formazione avanzata per gli operatori che assistono le vittime di violenza, la creazione di rifugi sicuri e il divieto di pubblicità a contenuto sessista. La “città bianca”, situata in provincia di Brindisi, è la prima in Italia a sostenere questa campagna.
L’iniziativa
La proposta è stata presentata da Rosalinda Giannotti, consigliera comunale e membro del Partito Democratico e del Partito dei Socialisti Europei. Dopo essere stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale, la consigliera ha espresso il suo orgoglio per la sua città in un’intervista al Corriere della Sera: «Ostuni è la prima città in Italia a dare il via a un ordine del giorno legato a questa campagna, e il fatto che sia stato votato all’unanimità ne aumenta ulteriormente il valore». Si tratta di un evento senza precedenti per l’Italia, che rappresenta «un passo cruciale per promuovere un cambiamento culturale e garantire maggiore sicurezza alle donne». La consigliera ha condiviso la notizia sul suo profilo Facebook: «Sono fiera di annunciare che Ostuni è ufficialmente la prima città italiana a sostenere la mozione “Città Sicura per le Donne”».
“Luoghi Sicuri per le Donne”
La campagna è stata avviata a livello europeo dal Partito dei Socialisti Europei per i municipi e le regioni. Come riportato sul sito ufficiale dell’iniziativa, l’obiettivo è coinvolgere i leader politici in un impegno che preveda una totale assenza di tolleranza verso la violenza di genere. Questo impegno deve tradursi non solo in parole, ma anche in azioni concrete che possano far sentire le donne al sicuro.
“Luoghi Sicuri per le Donne” invita le città partecipanti a sensibilizzare la comunità attraverso eventi, programmi educativi nelle scuole e università, il divieto di pubblicità sessiste e l’implementazione di iniziative che possano garantire una maggiore sicurezza nelle strade. «Segui l’esempio di molte altre città e regioni progressiste e chiedi al tuo consiglio locale o regionale di adottare una risoluzione. Qui puoi trovare un modello di testo da presentare al tuo consiglio comunale o regionale», si legge sulla pagina ufficiale del progetto per aderire.