È in corso da alcune ore l’autopsia sul corpo di Sara Buratin, la 41enne uccisa dal compagno in casa a Padova lo scorso martedì. Intanto si indaga sull’ipotesi di omicidio premeditato dopo che il cadavere del marito, Alberto Pittarello, è stato rinvenuto nel furgone rintracciato poco dopo il delitto in un fiume.
Padova, l’autopsia sul corpo di Sara Buratin
Si sta effettuando l’autopsia sul corpo della 41enne uccisa a coltellate dal marito in casa a Padova. Il medico legale dovrà stabilire se dopo i primi fendenti al collo, l’uomo abbia infierito sul corpo morente con quasi una ventina di altre coltellate. La donna infatti sembra essere stata aggredita alle spalle ma una ferita profonda sarebbe stata inferta anche all’addome della vittima, forse come sfregio.
Il cadavere di Alberto e l’ipotesi omicidio premeditato
Ieri è stato recuperato il furgone nel fiume Bacchiglione, poco lontano dall’abitazione dove si è consumato il delitto. All’interno si trovava il corpo del marito Alberto, probabilmente si tratta di suicidio. L’automezzo si era inabissato in un punto dove l’argine è privo di guardrail, senza nessun ostacolo tra la strada e il fiume. Secondo le prime informazioni, l’uomo è deceduto per annegamento anche se la conferma dovrà arrivare dall’autopsia.
Intanto prende sempre più strada l’ipotesi dell’omicidio premeditato. Secondo le prime informazioni, i due erano in crisi tanto che da una decinda di giorni la donna, insieme alla figlia, era tornata ad abitare nella casa della mamma a Bovolenta sempre. Lei lavorava come assistente in uno studio dentistico e martedì era il suo giorno di riposo. E proprio questo fa pensare alla premeditazione. Alberto invece aveva preso un giorno di ferie e, con la scusa di portare col furgone uno scooter per regalarlo alla figlia, si era presentato a casa della mamma di Sara che aveva chiamato poco prima al telefono. La donna era intanto uscita per fare alcune commissioni. Alberto si è trovato quindi da solo con Sara.