Cronaca

“Non sopporto più mia madre, vi prego ricoveratemi”: si presenta disperato al pronto soccorso ma i carabinieri lo riportano a casa

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Foto dei carabinieri

Non sopporta più la madre e si presenta disperato al pronto soccorso chiedendo di essere ricoverato: il caso è avvenuto nella provincia di Padova. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che lo hanno riportato a casa.

Padova, non sopporta più la madre e chiede di essere ricoverato

Un uomo visibilmente agitato, ma non violento, si è recato al pronto soccorso di Camposampiero in cerca di aiuto. Ha espresso la sua disperazione, affermando di «non riuscire più a vivere in questa situazione». «Non sopporto più di stare con mia madre, vi chiedo di ricoverarmi». Ieri, 26 gennaio, durante l’ora di pranzo, si sono vissuti momenti di tensione all’ospedale. L’uomo, attualmente in libertà vigilata, aveva lasciato l’abitazione condivisa con la madre e si era presentato al pronto soccorso. Dopo aver cercato di comunicare con medici e infermieri, ha spiegato la sua situazione, rivelando che la convivenza con la madre lo stava destabilizzando. Desiderava essere ricoverato in ospedale per trovare un po’ di tranquillità.

La situazione

Il suo comportamento nei confronti del personale ospedaliero è sempre stato corretto. Non ha manifestato segni di rabbia, non ci sono stati atti vandalici e la sicurezza degli operatori non è mai stata compromessa. Tuttavia, a seguito di eventi recenti in altri ospedali, qualcuno ha deciso di contattare il 112. In pochi minuti, tre pattuglie della Compagnia di Cittadella sono arrivate sul posto. Di fronte agli agenti, l’individuo in libertà vigilata non ha opposto resistenza. Si è consegnato e ha ripetuto ai carabinieri quanto aveva già raccontato al personale dell’ospedale.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato visitato e non presenta alcuna patologia, motivo per cui non è stato necessario il ricovero. Al termine di una trattativa durata circa due ore, è stato riaccompagnato a casa. Resta da chiarire come si svilupperanno i rapporti con la madre. Sarà compito dei militari dell’Arma verificare che non ci siano conflitti tra i due, al fine di proteggere la donna.

Violenza in ospedale

Il 2 novembre, presso l’ospedale di Cittadella, un uomo di 34 anni con problemi psichiatrici si è presentato al pronto soccorso alle 8 del mattino. Ha tentato di aggredire un infermiere colpendolo alla spalla con un coltello. Poco dopo, ha attaccato un medico cercando di colpirlo con un fendente. Il medico, mantenendo la calma, è riuscito a difendersi utilizzando l’asta di una flebo e a colpirlo con un pugno. Durante la colluttazione, un carabiniere, nel tentativo di fermare l’uomo che stava per aggredire anche un’infermiera, è stato ferito al collo e al volto. Grazie all’uso del taser, l’aggressore è stato neutralizzato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio.

Tensioni anche la sera del 2 gennaio presso la casa di cura di Abano Terme. Un giovane di 24 anni ha aggredito un operatore sociosanitario, una guardia giurata e un carabiniere. Il giovane straniero è stato arrestato dai carabinieri intorno alle 23. L’allerta era stata lanciata dal capotreno di un treno regionale fermo alla stazione Terme Euganee, che aveva segnalato la presenza di un individuo agitato a bordo. Una volta giunto in caserma, il nordafricano ha accusato un malore, costringendo l’Arma a richiedere l’intervento del Suem 118 per un trasferimento al pronto soccorso. Il paziente è stato quindi portato alla casa di cura di Abano in codice verde. Circa un’ora dopo, intorno a mezzanotte e mezzo, si è scatenato il caos.

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