Cronaca

Papa Francesco silura padre Enzo Bianchi, il frate super progressista della Comunità di Bose

Padre Enzo Bianchi è stato allontanato dalla Comunità di Bose di cui è il fondatore. Il teologo, considerato quasi un eretico per le sue posizioni aperturiste su tanti temi legati alla morale è stato “silurato” da Papa Francesco. Una decisione che ha radici profonde: già nel 2014 ci fu la prima ispezione vaticana per far luce sulle dinamiche conflittuali interne che hanno trasformato questa realtà in un groviglio di cordate, correnti.

Padre Enzo Bianchi allontanato dalla Comunità di Bose 

Enzo Bianchi  è un saggista italiano, monaco laico, fondatore della Comunità monastica di Bose, a Magnano, della quale è stato anche priore dalla fondazione fino al gennaio 2017, dalla quale viene allontanato per ordine della Santa Sede nel maggio 2020 per divergenze col successore, dopo un’ispezione durata mesi.

Per due volte gli è stato chiesto se volesse essere ordinato presbitero, ma rispose che desiderava “restare un semplice cristiano, laico come lo sono i monaci”.Molto feconda è anche la sua attività come pubblicista di tematiche religiose e di attualità contemporanea, sui giornali La Stampala RepubblicaL’Osservatore RomanoAvvenireFamiglia Cristiana e, in Francia, La CroixPanorama e La Vie.

La Comunità di Bose

La Comunità monastica di Bose è una comunità religiosa formata da monaci di entrambi i sessi, provenienti da Chiese cristiane diverse. Sin dalla fondazione, la Comunità di Bose promuove un intenso dialogo ecumenico fra le differenti Chiese e denominazioni cristiane. Il fondatore della comunità è Enzo Bianchi; dal 26 gennaio 2017 il priore è Luciano Manicardi. Ha sede dal 1965 a Bose, frazione del comune di Magnano, in provincia di Biella.


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