Il governo vuole incentivare i pagamenti elettronici. L’obiettivo del nuovo esecutivo è quello di evitare il rialzo delle aliquote Iva ed in tal senso si stano studiando misure che potrebbero neutralizzare un possibile incremento delle aliquote, limitato ad alcun beni e settori, e che sarebbe comunque compensato da un calo per altri prodotti e servizi.
Pagamenti elettronici e Iva, le idee del governo
La principale novità è rappresentata dal meccanismo di cashback legato alla modalità di pagamento degli acquisti. L’idea è quella di avvantaggiare chi deciderà di saldare con uno strumento di pagamento elettronico, come bancomat e carta di credito, nel tentativo di far emergere quanto più possibile i pagamenti in nero e racimolare così risorse per la scrittura della Manovra.
I vantaggi
In questo modo, chi opterà per la moneta virtuale, pagherà al momento la stessa cifra di chi invece deciderà di farlo in contanti, salvo poi trovarsi a fine mese un rimborso pari a una percentuale della spesa sostenuta.
Ad esempio: comprando un bene da 100 euro più il 22% di Iva pagherà 122 euro ma potrebbe trovarsi a fine mese un rimborso di tre euro, qualora ad esempio il governo decidesse di concedere uno “sconto” Iva di tre punti percentuali.
Il bonus Befana
Altra idea è quella della misura ribattezzata come “Bonus Befana”. Potrebbe essere introdotto un maxi bonus da concedere ad inizio anno a quanti superano una determinata soglia di spese sostenute con strumenti digitali.