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Salernitana-Catanzaro 0-0, le pagelle dei granata: Ferrari leader, attacco sterile

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Curva sud Siberiano

Di Alessandro Faggiano

Sepe. Un pic-nic sul verde prato dell’Arechi. Nessuno lo disturba. Voto 6 (d’ufficio).

Njoh. Propositivo in fase offensiva, non corre pericoli sulla sua fascia di competenza, anche per via dei pochi tentativi degli ospiti dalle sue parti. Voto 6

Bronn. Passo in avanti per il difensore tunisino. Complice anche una giornata a basso coefficiente di difficoltà, sfodera una prestazione più che sufficiente. Voto 6

Ferrari. Un muro e un lusso per la categoria. Gestisce benissimo la linea difensiva. Nonostante sia l’ultimo arrivato, gioca da autentico leader. Voto 6,5

Stojanovic.  Soffre un ritardo di condizione e viene saltato in progressione con facilità. Il Catanzaro attacca prevalentemente dalle sue parti, cercando poi il cross al centro dell’area. Va un po’ meglio nella ripresa. Voto 5,5

Reine-Adelaide. Mette ordine a centrocampo con tutta la sua esperienza. Costretto ad uscire dopo appena 20 minuti a causa dell’ennesimo problema muscolare. Sfortunato. Voto 6 (dal 22′ Soriano. Non si fa vedere)

Amatucci. Metronomo di qualità e autore di alcune giocate degne di nota. Offre supporto anche in fase di contenimento e recupero, mostrando grande impegno e capacità di sacrificio. Voto 6,5 (dal 52′ Tello. Buono l’ingresso in campo. Ci mette tanta personalità e ha il grande merito di dare maggior imprevedibilità alla manovra. Voto 6)

Maggiore.  Ha il compito di legare centrocampo e attacco. Lo fa senza troppa convinzione e tranne per un paio di palloni interessanti, si vede ben poco. Non sfrutta a dovere le praterie concessagli dal Catanzaro sul finire del primo tempo. Voto 5,5.

Braaf. Quando prova a saltare l’uomo, torna sui suoi passi e gioca il pallone in orizzontale. Dopo alcune partite in ombra e un eccesso di palle perse, sembra aver perso un po’ di coraggio. Può essere un giocatore decisivo ma si notano dei limiti caratteriali che devono essere necessariamente superati. Va vicino al gol sul finire con una grande progressione da centrocampo ed esce a causa di un possibile stiramento (dall’85’ Hrustic, S.v.) Voto 5,5.

Verde. Nel primo tempo è l’unico giocatore che prova a saltare sistematicamente l’uomo. Alcune volte ci riesce, altre no. Si intestardisce nella soluzione personale e spesso perde il tempo del passaggio, ma è l’unico che sembra poter creare degli squilibri nella metà campo avversaria. Voto 5,5.

Wlodarczyk. Un po’ isolato, prova a muoversi e a dare sostegno ai compagni sulla prima linea del pressing. Non viene servito bene ma allo stesso tempo non riesce a crearsi gli spazi per dare pericolosità alla manovra offensiva. Non è abbastanza. Voto 5. (Dal 52′ Torregrossa. Fa a sportellate con la difesa avversaria e ha il merito di farsi vedere di più rispetto al compagno polacco. Nonostante la maggior presenza in area, non riesce a creare nulla di particolarmente positivo. Voto 5,5)

Martusciello. Schiera una squadra potenzialmente votata all’attacco ma che, specialmente nella prima frazione, stenta a trovare le giocate di rottura. I cambi non sortiscono gli effetti sperati e nonostante la squadra di casa meritasse qualcosa in più, si può dire che il tecnico non sia riuscito a scardinare il piano partita di mister Caserta. Voto 5,5.

QUI, L’ANALISI DEL MATCH SALERNITANA-CATANZARO

 

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