Cronaca

Palermo, arrestato il pusher dei vip: vendeva cocaina

È stato arrestato il pusher dei vip a Palermo: si tratta di Mario Di Ferro, gestore del ristorante Villa Zito accusato di aver venduto cocaina all’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè (che non risulta però indagato).

Palermo, arrestato lo chef Mario Di Ferro: ritenuto il pusher dei vip

Vendita e cessione di droga nel Palermitano. Protagonisti i vip dell’isola tra cui anche l’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè (che non risulta indagato). Il gip ha disposto una misura cautelare a carico di 6 persone accusate a vario titolo di appunto vendita e cessione di stupefacenti a clienti della Palermo bene.

Tra gli indagati figura anche Mario Di Ferro, gestore del ristorante Villa Zito accusato di aver venduto cocaina all’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Il procedimento nasce da un’intercettazione disposta nell’ambito di un’altra indagine.

Le indagini

Da ulteriori accertamenti è emerso che il ristoratore era protagonista di una intensa attivtià di vendita della sostanza stupefacente a una certa categoria di clienti, attività che poi svolgeva nel suo stesso locale commerciale, divenuto nel tempo luogo di spaccio. Si è così potuti accertare di altri episodi con altre persone come Gioacchino e Salvatore Salamone, già condannati per spaccio in un processo sul traffico del clan della zona. Di Ferro si sarebbe infatti rifornito da loro e avrebbe usato tre suoi dipendenti come pusher, tutti indagati.

Sarebbe andato a prendere, secondo le prime informazioni, la cocaina con un’auto blu quella della Regione Siciliana con tanto di lampeggiante acceso, l’ex presidente dell’Ars Miccichè: “Prima di poter dire qualcosa devo capire cosa c’è nell’inchiesta in cui non sono indagato – precisa Miccichè – ma posso dire che sono dispiaciuto per Di Ferro: è un caro amico che conosco e frequento da anni. Andavo alle sue feste che erano sempre molto divertenti, frequentate da tantissima gente e dove non ho mai visto droga. Escludo in maniera categorica che io mi muova in macchina con lampeggiante acceso – conclude -. Considero molto più importante nella mia vita di essere stato onesto, non aver mai fatto del male a nessuno, non aver mai rubato un centesimo. Sono a posto con la mia coscienza”.

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