Cronaca

Le chat dei 7 ragazzi di Palermo dopo lo stupro: “Se finiamo al Tg mi ammazzo”

Il minorenne che ha partecipato allo stupro di gruppo a Palermo ha confessato davanti al gip del tribunale per i minorenni Alessandra Puglisi. Il giovane è stato scarcerato e adesso si trova in una comunità. Lo riporta Tgcom24.

Palermo, stupro di gruppo: confessa il minorenne, il gip lo scarcera

Uno dei sette accusati – il ragazzo che all’epoca del fatto era minorenne e che nel mentre ha compiuto 18 anni – di aver partecipato la notte del 7 luglio alla violenza di gruppo su una 19enne, al Foro Italico, a Palermo, ha confessato davanti al gip del tribunale per i minorenni Alessandra Puglisi.

La violenza è stata ripresa in un video che è stato trovato dai carabinieri in uno dei cellulari degli arrestati. Nel filmato si vede il giovane nel cantiere abbandonato sulla costa palermitana dove si è verificato lo stupro.


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Gli arresti

A incastrare i sette, oltre alla denuncia della ragazza e ai referti dei medici dell’ospedale, ci sono anche le immagini di alcune telecamere di sorveglianza che hanno ripreso il tragitto dal locale dove avevano trascorso la serata fino al cantiere abbandonato dove si sarebbe consumato lo stupro.

Intanto sui social sono state diffuse le foto dei sette presunti colpevoli. Inoltre, è partito un passaparola per rendere pubblici i loro indirizzi e si temono spedizioni punitiva.

Le chat dei ragazzi

I 7 accusati di violenza sessuale hanno inviato il video della violenza ad altre persone. “Chi di dovere”, le definiva Angelo Flores nelle chat Whatsapp. “Invio tutto, poi cancello i video perché io di questa storia non voglio sapere nulla” aveva concluso il “cameraman” che ha immortalato la violenza sessuale sull’amica 19enne.

Ieri sera niente, se ci penso un po’ mi viene lo schifo – continua in chat, mostrando un’incredibile assenza di empatia e umanità – perché eravamo 100 cani sopra una gatta, una cosa di questa l’avevo vista solo nei video porno. Eravamo troppi, sinceramente mi sono schifato un po’, ma che dovevo fare? La carne è carne, gliel’ho abbagnato pure io il discorso”.

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