Cronaca

Strage familiare a Palermo, uccide moglie e figli poi si consegna ai carabinieri: arrestati anche due complici dell’imbianchino

Un uomo di 54 anni uccide, ad Altavilla Milicia (Palermo), la moglie e i due figli di 5 e 16 anni: l’ombra dell’esorcismo dietro il delitto e l’arresto di due complici dell’imbianchino. Un’altra figlia di 17 anni è riuscita salvarsi. L’uomo si chiama Giovanni Barreca, di 54 anni. Le vittime sono Antonella Salamone e i figli Kevin di 16 anni e Emanuel di 5. Il delitto è avvenuto in paese, ad Altavilla Milicia, in via Reggia Trazzera Marina di Granatelli.

Palermo, uccide moglie e figli per esorcismo: arrestato killer

Le notizie sono ancora molto frammentarie. L’uomo, dopo il delitto, ha chiamato carabinieri e si è fatto trovare a Casteldaccia dove è stato arrestato. I militari del reparto operativo stanno ricostruendo quanto accaduto. Sul posto ci sono anche i Ris. L’omicidio è avvenuto attorno alle 3 di notte.

I dettagli

Secondo quanto si apprende la donna sarebbe stata bruciata e sepolta. Il delitto sarebbe particolarmente efferato: uno dei figli uccisi sarebbe stato torturato e strangolato con delle catene.

L’esorcismo

Secondo gli ultimi, ed inquietanti, dettagli l’imbianchino Giovanni Barreca ha sterminato la famiglia per ‘liberarla dal demonio’. Il movente infatti del delitto sarebbe l’ossessione religiosa che il killer possedeva. Barreca era convinto che la sua famiglia fosse posseduta dal demonio tanto da portarlo a compiere unesorcismo di inaudita violenza.

L’arresto di due complici

I carabinieri hanno arrestato anche due complici, amici dell’imbianchino, Sabrina Fina e Massimo Carandente accusati di aver partecipato all’omicidio. La coppia, entrambi fanatici religiosi, avrebbe conosciuto l’uomo durante incontri di preghiera in una casa evangelica. Avrebbero alimentato l’ossessione di Barreca istigandolo a compiere l’atroce atto per “liberare la casa da presenze demoniache”.

Le difficoltà economiche

Inoltre, la famiglia stava vivendo gravi difficoltà economiche e il marito maltrattava da tempo la moglie, originaria di Novara. L’imbianchino è accusato di triplice omicidio e soppressione di cadavere.

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