Un operaio magrebino irregolare è stato abbandonato su una strada di Panarea, in provincia di Messina, dopo essere rimasto schiacciato dal muletto sul quale stava lavorando e che si è ribaltato mentre percorreva una strada di montagna: dopo un anno di serrate indagini il datore di lavoro è stato denunciato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
Messina, operaio abbandonato in strada dopo essere rimasto schiacciato dal muletto: denunciato il datore di lavoro
L’incidente è avvenuto il 10 novembre 2023 a Panarea, in provincia di Messina e l’uomo ha sporto denuncia il 21 dicembre. A soccorrere l’operaio fu è stato un passante che lo ha accompagnato alla guardia medica di Panarea e da lì, vista la gravità delle lesioni (frattura del perone e lesione al legamento di un ginocchio) è stato portato prima all’ospedale di Milazzo e poi elitrasportato al Cannizzaro di Catania.
Le indagini sono state condotte dal Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Messina, con il supporto della Compagnia di Milazzo. Dagli accertamenti è emerso che come lui altri sei nordafricani venivano sfruttati dal loro datore di lavoro.
I dipendenti pagati 7 euro per 10 ore al giorno
Lavoravano 12 ore al giorno mentre il resto della giornata lo trascorrevano dentro un container contenete delle piccole stanze con diversi posti letto, una cucina fatiscente e un solo bagno, in condizioni di assoluto degrado.
Secondo l’accusa il datore di lavoro “avrebbe sfruttato, approfittando dello stato di bisogno, almeno 7 dipendenti marocchini non in regola, impiegandoli alle proprie dipendenze in violazione della normativa sull’orario di lavoro (riposi, ferie e permessi), sulla retribuzione delle norme in materia di salute e sicurezza e alloggiandoli in condizione di assoluto degrado”. I lavoratori inoltre avrebbero “percepito una retribuzione difforme e sproporzionata, tra i 5,70 e i 7 euro per almeno 10 ore di lavoro al giorno, sette giorni su sette”. L’imprenditore li avrebbe anche minacciati di non pagarli se “non avessero provveduto a sottoscrivere le dimissioni volontarie”.
Nei guai un imprenditore
Nei confronti dell’imprenditore è stata eseguita un’ordinanza di misura cautelare personale, divieto di dimora, e il sequestro preventivo di tre container in cui alloggiavano i lavoratori e di due mezzi utilizzati durante l’attività lavorativa. Dovrà rispondere di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.