Papa Francesco sostiene che una madre non deve scegliere tra figli e lavoro. Questa è una delle tante dichiarazioni di Bergoglio alla IV edizione degli Stati Generali della Natalità, contraddicendo le teorie per cui la nascita di bambini sarebbe un fattore di squilibrio nella società odierna.
Papa Francesco: “Una madre non deve scegliere tra lavoro e figli”
Lo ha dichiarato il Papa alla IV edizione degli Stati Generali della Natalità, evento che, riunendo ministri, giornalisti, intellettuali, imprenditori e sportivi, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche legate alla denatalità e alle sue possibili soluzioni. Come dichiara Bergoglio: “La vita è un dono non un problema. Lo è il materialismo cieco e dilagante e il consumismo che è un virus malefico“.
Durante il suo discorso il Papa esorta a cambiare rotta, sia politicamente che come società, affinché i giovani possano realizzare i propri legittimi sogni. Attraverso una serie di scelte in favore della famiglia, come quella di porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra andare al lavoro e prendersi cura dei figli.
Il record negativo della natalità in Italia: “stiamo perdendo speranza nel domani”
In Italia l’età media osservata è di 48,4 anni, la Penisola è il paese dell’Unione europea con il più alto numero di anziani, lo dicono i dati dell’Eurostat. L’Italia registra un record negativo anche nella natalità con più di un decennio dove si registrano meno di 400 mila bambini l’anno. Riguardo la drammatica notizia Papa Francesco sostiene che il numero delle nascite rappresenta la speranza di un popolo e “se dovessimo basarci su questo dato, saremmo costretti a dire che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d’Europa: il Vecchio Continente, si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita“.
Bergoglio denuncia l’egoismo nella società moderna
“Il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo; non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato, fino a intrecciare malsane interdipendenze tra sistemi sociali, economici e politici”, afferma il Papa citando Giovanni Paolo II.
Bergoglio denuncia l’egoismo che porta “ad avere tanti beni, senza più saper fare il bene”. “E le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi. Non mancano i cagnolini, i gatti questi non mancano. Mancano i figli. Il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono: sono l’egoismo, il consumismo e l’individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici”.
I nonni diventano fondamentali nella costruzione del futuro
Un’altra parte molto importante nella costruzione del futuro – sostiene Papa Francesco – sono i nonni. “Oggi c’è una cultura di nascondere i nonni, mandarli alla casa di riposo. Adesso è cambiata un po’ per la pensione ma la tendenza è quella: scartare i nonni”. Da qui l’invito a non dimenticare i nonni, i quali sono le fondamenta del nostro futuro.
A fine evento alcune mamme in ‘dolce attesa’ hanno regalato al Papa un albero, simbolo della vita che nasce e cresce.