Curiosità

Papa Francesco in Marocco discute sulla questione migranti

Papa parla ancora del tema delle migrazioni e delle sofferenze delle persone che fuggono da guerre, violenze, persecuzioni o carestie a tenere banco nell’agenda di Papa Francesco.  A tre giorni dal suo rientro in Vaticano Bergoglio ha parlato del suo ultimo viaggio apostolico in Marocco, paese islamico con il quale ha stretto un’impostante amicizia anche per il ruolo che gioca nei confronti dei migranti.

Le dichiarazioni di papa Francesco in Marocco

 “Alcuni di loro hanno testimoniato che la vita di chi emigra cambia e ritorna a essere umana quando trova una comunità che lo accoglie come persona

Ha sottolineato il Santo Padre spiegando che proprio a Marrakech, nel dicembre scorso, è stato ratificato il Patto mondiale per una migrazione sicura, ordinata e regolare’,

“Passo importante verso l’assunzione di responsabilità della comunità internazionale .La Chiesa in Marocco  è molto impegnata nella vicinanza ai migranti; perciò ho voluto ringraziare e incoraggiare quanti con generosità si spendono al loro servizio realizzando la parola di Cristo: ‘Ero straniero e mi avete accolto'”.

La scelta linguistica di Bergoglio

Poi, parlando a braccio durante l’udienza dedicata al suo viaggio in Marocco, Bergoglio ha dichiarato:

“A me non piace dire ‘migranti’, a me piace più dire persone migranti.”

E ancora:

“Migranti è un aggettivo, le persone sono sostantivi. Noi siamo caduti nella cultura dell’aggettivo, usiamo tanti aggettivi e dimentichiamo tante volte i sostantivi, cioè la sostanza. L’aggettivo va attaccato alla persona”, ha detto il Papa, esortando a dire: “Una persona migrante”.

 

 

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