Cronaca, Politica

Mario Draghi formerà il nuovo governo: partito ed orientamento politico dell’ex presidente della Bce

In queste ore in molti si interrogano su partito ed orientamento politico di Mario Draghi. Nelle scorse ore l’ex presidente della Banca Centrale Europa ha incontrato il Capo di Stato, Sergio Mattarella, il quale gli ha conferito l’incarico di formare la nuova squadra di governo.


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Un incarico accettato “con riserva” da Mario Draghi, una personalità di “alto profilo” come aveva spiegato lo stesso Mattarella nelle scorse ore. Ma qual è l’orientamento politico di Draghi? Scopriamolo insieme.

Partito ed orientamento politico di Mario Draghi

Bisogna subito sottolineare che Mario Draghi non fa parte di nessun partito politico. Così come Giuseppe Conte Mario Monti, si tratta di un “tecnico”. L’ex presidente della Bce ha, chiaramente, le sue idee politiche pur non avendole mai palesate in pubblico.


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Nato a Roma nel 1947, Mario Draghi ha perso i genitori quando aveva 15 anni. Ha studiato al liceo classico dell’Istituto Massimiliano Massimo di Roma retto dai gesuiti, facendo amicizia con Luca Cordero di Montezemolo e Giancarlo Magalli. Nel 1970 si è laureato all’Università Sapienza di Roma prima di altre esperienze accademiche all’estero.

Il pensiero politico di Mario Draghi

Il primo approccio di Mario Draghi con la politica avviene nel 1983, quando diventa consigliere di Giovanni Goria, ministro del Tesoro nel Governo Craxi. Dal 1991 al 2001 è stato Direttore Generale del Ministero del tesoro. Viene chiamato da Guido Carli, ministro del Tesoro del Governo Andreotti VII, su suggerimento di Carlo Azeglio Ciampi, all’epoca governatore della Banca d’Italia. L’orientamento politico di Mario Draghi potrebbe dunque essere cattolico-centrista.

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